Zaki, ok del Senato alla cittadinanza italiana

Lo studente dell'Università di Bologna è in carcere in Egitto da 14 mesi. Liliana Segre firma la mozione. Bonaccini e Merola: "Non molliamo"

Zaki, il sì del Senato alla cittadinanza italiana

Zaki, il sì del Senato alla cittadinanza italiana

Bologna, 14 aprile 2021 - Con 208 voti a favore il Senato della Repubblica ha detto sì alla cittadinanza italiana per Patrick Zaki, il giovane egiziano, ricercatore dell'Università di Bologna, detenuto senza processo da 14 mesi in una prigione in Egitto. Nessun contrario, 33 gli astenuti fra cui i senatori di Fratelli d'Italia.

L'impegno del governo con questa votazione prevede diverse azioni, oltre alla cittadinanza, per sollecitare la liberazione del ragazzo, compresa anche la possibilità dell'utilizzo degli strumenti previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

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Una delle due mozioni portata in Aula, poi riunite in un unico ordine del giorno, era cofirmata dalla senatrice a vita Liliana Segre, 90 anni, che ha voluto essere presente al Senato per il voto. "La detenzione di Zaki senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza", ha detto.

Le reazioni del mondo politico

Bonaccini e Merola: "Giusta la cittadinanza, non bisogna mollare"

"Giusto concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Insieme per far cessare la sua detenzione ingiustificata in Egitto, che dura da oltre un anno". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta su Facebo. "Bisogna fare tutto ciò che è possibile... e non mollare", ha scritto invece il sindaco di Bologna, Virginio Merola.

Tosiani (Pd)

"Un atto di civiltà che sancisce l'impegno dell'Italia nella difesa i diritti umani. Forza Patrick, non sei solo". Così il segretario Pd provinciale di Bologna, Luigi Tosiani, commenta su Facebook l'approvazione in Senato della mozione.

Ricci, presidente Ali (Autonomie Locali Italiane): "Nuova luce per Zaki"

"Il sì del Senato alla cittadinanza per Patrick Zaki è un segnale di civiltà che deve trasformarsi in un impegno concreto: cittadinanza subito e massima pressione diplomatica per la liberazione del ricercatore dell'Università di Bologna. Dobbiamo prendere tutti esempio da Liliana Segre, oggi al Senato per votare a favore della cittadinanza. Oggi anche Liliana Segre ha votato la mozione per la cittadinanza italiana, per stare dalla parte giusta della storia. Bisogna dare l'esempio, come ha scritto deputato Filippo Sensi, con cui insieme a Lia Quartapelle, responsabile Esteri Pd, abbiamo promosso 'Una luce per Patrick', il 7 maggio prossimo, a quindici mesi dall'inizio della sua detenzione. Quel giorno, in tutta Italia, i comuni aderenti ad ALI terranno le luci dei municipi accese, e tutte le persone che vorranno manifestare la propria vicinanza accenderanno una candela alla finestra". Lo afferma il presidente Ali e sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci.

 

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