Bologna, 29 agosto 2023 – Un po’ di Bologna e un pezzo della nostra regione è attesissima alla mostra del cinema di Venezia che si apre domani. A partire da Modena (e Reggio Emilia e Campo Imperatore), dove è stato girato Ferrari (debutterà il 31 agosto ed è stato sostenuto dalla nostra Film Commission regionale), regia di Michael Mann, protagonista Adam Driver, per raccontare le gesta e i furori del Drake. Il regista ha scelto di costruire attorno a un preciso momento della vita e della carriera di Enzo Ferrari il suo intero lungometraggio: siamo nel 1957, anno dell’ultima competizione 1000 Miglia e del tragico incidente causato proprio da un’automobile Ferrari.
Altro titolo atteso nella sezione Classici il 2 settembre è Dario Argento Panico di Simone Scafidi, il primo biopic che esplora la vita e le grandi opere del Maestro del Brivido italiano. Co-prodotto dalla Meclimone, casa di produzione riminese e girato anche a Parma, è sempre un lavoro sostenuto dalla Film Commission che il 31 agosto alle 16,15 organizzerà all’Hotel Excelsior del Lido l’incontro con il presidente Stefano Bonaccini Tra storia e futuro: il cinema in Emilia Romagna dove intervengono Fabio Abagnato, Morena Diazzi e il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli. Si prosegue sul tappeto rosso per il "nostro" cinema a Venezia ed ecco due titoli bolognesi girati però in Trentino.
Il primo è il ritorno di Giorgio Diritti sul grande schermo con Lubo che presenterà in concorso il 7 settembre, con Franz Rogowsky protagonista, nei panni di un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia. Già domani, in apertura delle Giornate degli Autori, debutta invece Nina dei Lupi di Antonio Pisu: in sala dal 31 agosto è prodotto dalla bolognese Genoma Films di Paolo Rossi Pisu: la storia di genere fantasy-thriller distopico, tratta dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante, racconta di un’improvvisa tempesta solare che rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica. Lo stesso giorno, una neonata che si chiama Nina viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto.
A Venezia anche un astro nascente del cinema italiano, ovvero Yle Yara Vianello, natali brasiliani, educazione sentimentale sull’Appennino con scuola media a Pavana, paese di Francesco Guccini. Anche la casa di distribuzione bolognese I Wonder è al Lido con 10 titoli, di cui tre in concorso: The Beast (La Be^te), nuova attesa opera di Bertrand Bonello con Lea Seydoux e George MacKay, romance ispirato a La bestia nella giungla di Henry James, poi Woman of (Kobieta Z…) di Malgorzata Szumowska e Hors-Saison di Stéphane Brizé con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. In concorso in Orizzonti due produzioni italiane come El Paraiso di Enrico Maria Artale e Invelle del celebrato animatore marchigiano Simone Massi che esordisce nel lungometraggio con un racconto poetico sulla follia della guerra filtrata dagli occhi dell’infanzia.