ALICE PAVAROTTI
Cultura e spettacoli

Piazza Maggiore gremita per Guccini: “Bologna mi ha accolto”

Il cantautore apre “Sotto le stelle del Cinema” ricordando il suo storico concerto del 1984: “Una serata incredibile, che solo qui poteva accadere”. Il ricordo della città negli anni Sessanta e il paragone con oggi: “Sono un animale in via d’estinzione”

Piazza Maggiore gremita per Guccini: “Bologna mi ha accolto”

Bologna, 17 giugno 2024 – “Una serata incredibile, che solo a Bologna poteva accadere” ricorda così Francesco Guccini il suo storico concerto del 1984 in Piazza Maggiore, che radunó più di centomila persone a cantare all’unisono i suoi brani.

Francesco Guccini in Piazza Maggiore apre "Sotto le stelle del Cinema" ricordando il suo storico concerto nel 1984 (FotoSchicchi)
Francesco Guccini in Piazza Maggiore apre "Sotto le stelle del Cinema" ricordando il suo storico concerto nel 1984 (FotoSchicchi)

Stasera, quarant’anni dopo, quella stessa Piazza è ancora gremita, tra tanti che, commossi, ricordano di aver partecipato a quell’incredibile concerto, e altrettanti giovani a cui è stata tramandata la musica di Guccini. Apre così dunque la manifestazione “Sotto le stelle del Cinema”, con la proiezione di quel concerto, realizzate all’epoca grazie a Sergio Zavoli, presidente Rai che diede cinquanta milioni di lire per i diritti delle riprese.

Francesco Guccini dialoga con Massimo Cotto e Nicola Sinisi sul palco in PIazza Maggiore
Francesco Guccini dialoga con Massimo Cotto e Nicola Sinisi sul palco in PIazza Maggiore

Inizia la proiezione, e la folla di Piazza Maggiore dell’84 si mischia con quella attuale a cantare i suoi brani più celebri. Sul palco Guccini era assieme a celebri colleghi e amici, coi quali festeggió i vent’anni dalla sua prima canzone, “Auschwitz”: Dalla, Gaber, Paolo Conte, I Nomadi, L’Equipe 84, Claudio Lolli, Giampiero Alloisio, Deborah Kooperman, Pierangelo Bertoli e i Viulàn. “Una piccola woodstock familiare, padana” ha commentato stasera.

Ricorda poi con affetto la città: “La Bologna degli anni sessanta mi ha accolto, un luogo meraviglioso, pieno di vita, di musica. L’Emilia in generale è una regione che unisce, e dal punto di vista musicale è sempre stata ricca. La Bologna di oggi però è diversa, c’è tanto traffico, mille ristoranti ad ogni angolo, e per fare quattro chilometri in macchina ci si mette un’ora. Forse sono vecchio, dovrei stare a casa ben coperto, stasera mi sa che ho osato l’inosabile a essere qua” scherza poi il cantautore.

        GUCCINI  IN PIAZZA MAGGIORE
GUCCINI IN PIAZZA MAGGIORE

Il calore del pubblico l’ha avvolto, a suon di scroscii di applausi, gli stessi che gli venivano rivolti nell’84: “Che casino, che belli che siete” dice il Guccini di allora nella proiezione, e stasera ringrazia allo stesso modo i suoi fan, anche se ricorda ironicamente che “erano molti di più”.

D’altronde ad oggi sarebbe impensabile radunare centocinquantamila persone in Piazza Maggiore: “mi chiedo sinceramente come facessero a starci” ride Matteo Lepore in apertura.

Guccini ha dunque ripercorso la sua carriera, ricordando la sua Bologna, l’osteria delle dame, gli amici e i musicisti che l’hanno sempre seguito, con cui ha condiviso quell’incredibile palco del 1984, e molto di più. Alla fine chiude scherzando, alla sua maniera, quando gli viene chiesto perché ancora non ha un cellulare: “Ormai sono una specie protetta dal wwf, un animale in via di estinzione. Non mi piace il telefono fisso, figuratevi i cellulari”.