Caro Bollette, il dibattito di Illumia a Bologna: "Fondamentale smarcarsi dal gas russo"

Gli esperti dell’azienda intavolano un dibattito sui prezzi dell'energia, mostrando lo scenario globale attuale

Il dibattito di Illumia sul caro bollette

Il dibattito di Illumia sul caro bollette

Bologna, 30 novembre 2022 - Gas, luce ed energia preoccupano cittadini, imprese ed enti pubblici e privati. Per questo, Illumia ha organizzato un dibattito sui temi più caldi del momento, rispondendo alle domande dei cittadini. Un team di esperti, infatti, ha analizzato le circostanze e gli attori principali della crisi energetica che stiamo vivendo, partendo dall’impatto della pandemia.

“Durante il Covid - dice Gianmaria Della Corte, trader energetico- si è raggiunto il minimo assoluto di prezzo del gas e dell’energia, arrivando a 2 euro per kilowatt-ore. Gli investimenti si sono fermati, perché il costo rappresentava una perdita di denaro. Da gennaio 2021, invece, c’è stato un aumento notevole, che a oggi tocca i 130€”. Il conflitto russo-ucraino ha dato il colpo di grazia: “La Russia forniva il 35% del fabbisogno europeo di gas - continua il trader-. Mancando il fornitore, il sistema produttivo europeo non riesce a sostenere i prezzi, e le bollette arrivano alle stelle in otto mesi”.

E il meteo non gioca a nostro favore:” In estate c’è meno richiesta di gas, ma d’inverno gli Usa, l’Europa e l’Asia dell’est entrano in competizione per assicurarsi il gas di riscaldamento - spiega il meteorologo Giacomo Masato-. La crisi nasce prima della guerra, con gli eventi rigidi e nevosi in Giappone in Texas dei due anni passati”. Oggi, però, il clima potrebbe aiutarci: “Secondo le previsioni di tendenza stagionale - prosegue Masato- in Europa il freddo finirà a gennaio, ma bisogna prestare attenzione a dicembre. Le previsioni sono buone, ma il mercato non si fida per il range di incertezza”.

In merito alla speculazione, Matteo Carassiti, partner di Illumia, inquadra il ruolo della Norvegia: ”La Norvegia è un nuovo grande fornitore di gas, che non accetta cambiamenti di prezzi, e per questo sta generando grandi profitti. Il mercato è incerto per tanti fattori e soffre l’innalzamento dei prezzi:” Il mercato è teso - aggiunge Carassiti -. Ci sono perciò società che cercano nuovi mercati liquidi ad alti rendimenti, ed è qui che nasce la speculazione “. Sostituire il gas russo, quindi, implica altri metodi di importazione più costosi. “Per ottenere il gas liquefatto dagli Usa - conclude Marco Dainelli, analista di mercato energetico- servono installazioni che garantiscano il trasporto via nave. Nei prossimi due anni, attireremo gas più costosi, escludendo politicamente quello russo”. E sull’Italia, Dainelli dice: "La domanda industriale è scesa del 25%. Ci saranno nuove infrastrutture di rigassificatori galleggianti: uno a Piombino, l’altro a Ravenna”.  

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