Fondazione Carisbo, in cda due bocciature eccellenti e tre nuovi nomi

Nuovo caso a Casa Saraceni. Ecco chi è entrato e chi resta fuori

Carlo Monti, presidente della Fondazione Carisbo

Carlo Monti, presidente della Fondazione Carisbo

Bologna, 20 febbraio 2019 - Tre volti nuovi, due riconferme e altrettante esclusioni eccellenti. Non mancano mai le sorprese quando si riuniscono gli organi direttivi della Fondazione Carisbo e nemmeno il rinnovo delle cariche dell’Assemblea dei soci di ieri, in questo senso, ha fatto eccezione. Accanto all’elezione del direttore dell’Unità operativa semplice di Anestesia dell’Ospedale di Budrio, Laura Lorenzini, del dirigente di Federimprese Emilia-Romagna e della Confartigianato metropolitana, Ivo Michelin, e del direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia di Porretta Terme-Vergato, Giuseppe Navarra, spiccano infatti le bocciature del noto economista Stefano Zamagni e del luminare della dermatologia Massimino Negosanti. Una coppia di nomi, questa, che resta per ora fuori dall’Assemblea di Casa Saraceni, lasciando vacanti due dei cinque seggi a disposizione e rimandando i giochi a un’ulteriore possibile votazione, che dovrà però passare attraverso un nuovo iter di raccomandazioni e proposte da parte di chi già siede sugli scranni di via Farini.

Già certa, invece, era la defezione di Elena Zivieri, l’erede della dinastia di macellai di Monzuno che nei giorni scorsi aveva declinato l’invito a causa di imprevisti impegni personali, mentre resteranno in Fondazione per un secondo mandato decennale, con il primo che aveva raggiunto la naturale scadenza, sia Gianluigi Baccolini, amministratore delegato delle società Renografica e Velincart e consigliere d’amministrazione di BolognaFiere, Bologna Congressi, Banca di Imola e So.Fi.Ba.R, che l’imprenditore del settore farmaceutico Gino Zabban.

Se la levatura degli esclusi non mancherà, come spesso accade, di fare rumore, resta comunque sul tavolo l’ingresso di tre nuove figure di peso, due delle quali provenienti dall’ambito medico e una in quota alle associazioni imprenditoriali, con una significativa esperienza nel settore fieristico. Ivo Michelin, già distintosi per l’organizzazione di diverse esposizioni di portata nazionale nel comparto agroalimentare, ricopre del resto la carica di direttore responsabile organizzativo dei servizi alle imprese della sezione regionale di Federimprese fin dal lontano 2003 e, dal 2017, ha aggiunto a questo incarico quello di responsabile per l’ecologia, il welfare e le ricerche economiche e sociali di Confartigianato imprese Bologna metropolitana.

Ha alle spalle un passato di insegnamento e ricerca universitaria speso fra i poli dell’Alma Mater di Bologna, Rimini e Ravenna, invece, Laura Lorenzini che, forte anche di un ruolo dirigenziale al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, dal 2017 è impegnata nella direzione degli anestesisti che operano nella maggiore struttura sanitaria di Budrio. C’è il Sant’Orsola, ma pure l’Ospedale Maggiore, fra le esperienze professionali del chirurgo Giuseppe Navarra, anch’egli maturato nei più importanti nosocomi cittadini e approdato, come la collega Lorenzini, alle strutture della provincia, fra Bentivoglio, San Giovanni in Persiceto e l’attuale impegno in Appennino, a Porretta e a Vergato.

Chi entra, quindi, saprà di certo dare il proprio apporto a un organo del quale fanno parte di diritto il rettore dell’Università e l’arcivescovo, che, secondo lo statuto della Fondazione, designa peraltro metà dei membri del Collegio di Indirizzo. Chi non è entrato non sarebbe stato da meno.

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