Beppe Signori assolto anche a Piacenza: "Non truccò quella partita"

Il commento di Beppegol: "Giustizia quasi fatta, perché questi dieci anni non me li restituirà nessuno"

Beppe Signori

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Dopo la prescrizione a dicembre nel processo di Cremona ecco un'altra grande notizia per Beppe Signori nella lunga e faticosa corsa dell'ex capitano rossoblù per la restituzione della dignità che merita. Il tribunale di Piacenza oggi ha assolto con formula piena Beppegol. Il procedimento penale lo vedeva accusato di aver cercato di alterare il risultato di Piacenza-Padova, gara di serie B giocata il 2 ottobre 2010. Tra le accuse anche quella di aver ricevuto dal cosiddetto “gruppo di Singapore” 30.000 euro per indirizzare il risultato della gara. Signori, che aveva rinunciato alla prescrizione, nel corso del lungo dibattimento ha smontato il castello di accuse chiarendo che quella somma la ricevette per davvero, ma solo allo scopo di fornire la sua consulenza tecnica al Piacenza, club al cui acquisto era interessato lo stesso “gruppo di Singapore”. Quel che più conta, però, è che Signori, dopo aver evitato la condanna per associazione a delinquere nel processo di Cremona oggi, assistito dall'avvocato Patrizia Brandi, ha segnato un altro gol pesantissimo. “Giustizia parziale è stata fatta - ha commentato Signori - perché comunque questi dieci anni non me li restituirà nessuno”. Poi, sul suo profilo Instagram, Beppegol ha pubblicato una sua foto con la maglia della Nazionale e un testo eloquente a corredo: “Assolto con  formula piena perché il fatto non sussiste, non per insufficienza di prove. Una vittoria nettissima senza se e senza ma”. Adesso manca solo la vittoria a cui Signori probabilmente tiene di più: la riabilitazione della giustizia sportiva, dopo la radiazione da tutte le categorie della Figc sancita nel 2012.

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