Bologna Fc news, ecco il videogioco. Il club entra nel mondo dei eSports

Nell'ambito degli sport elettronici praticati a livello professionistico, verrà costituita anche un'Academy

La presentazione di Bologna eSports (foto Schicchi)

La presentazione di Bologna eSports (foto Schicchi)

Bologna, 14 febbraio 2019 - “Quello del mondo dei videogiochi è un qualcosa che non possiamo non tenere sott’occhio, spesso i bambini e i ragazzi ci passano ore, come società abbiamo l’interesse e il dovere a stimolare la pratica e i videogiochi dovrebbe essere un complemento al calcio o all’attività sportiva”.

Anche il Bologna fa il suo ingresso nel mondo degli eSports, gli sport elettronici praticati a livello professionistico, e lo fa dalla porta principale con il progetto che ha portato alla luce ‘Bologna FC 1909 eSports’, che vedrà la collaborazione del club rossoblù con la eSports Academy, un’accademia nata nel 2017 che ha come scopo la valorizzazione dei giochi elettronici anche attraverso la divulgazione dei valori dello sport.

Oltre ai due giocatori che comporranno la squadra a tinte rossoblù, Giacomo ‘Bortowins’ Bortolani e Marco ‘Barba_21’ Barbieri, al centro tecnico Niccolò Galli, in occasione della presentazione del progetto, erano presenti Claudio Fenucci, amministratore delegato del club, al quale appartengono le significative parole che anticipano il progetto, Tommaso Giaretta, responsabile del merchandising, e Massimiliano Renzi, responsabile della eSports Academy.

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Il primo a prendere la parola è stato proprio Fenucci, che ha voluto introdurre il progetto in linea generale, parlando di come il Bologna si inserirà all’interno di esso: “Presentare un progetto che nasce dagli eSports è un’occasione per richiamare anche altre cose sul campo tecnologico che il Bologna sta portando avanti. Aldilà delle analisi che stiamo conducendo sugli allenamenti, per quanto riguarda gli aspetti legati all’app, che sarà pronta per giugno, da lì i tifosi avranno la possibilità di acquistare i biglietti e nelle prossime versioni anche prodotti o saltare le file ai bar dello stadio”.

Per l’amministratore delegato non è un mondo completamente nuovo: “Due tre anni fa a Londra il mondo degli eSports suscitava già un interesse notevole, la partecipazione dal vivo era impressionante. Si capì subito l’importanza che poteva avere soprattutto in termini di attrazione di sponsor. Noi siamo attratti dal calcio, coinvolge anche i tifosi e i ragazzi, penso che anche la Lega dovrà riflettere sul tema magari pensando a un campionato di calcio. Nel tempo dobbiamo ristrutturare gli impianti perché le nuove generazioni ci entrino e riavvicinando i giovani allo stadio la disaffezione non ci sarà; è indispensabile confrontarci con un mondo in evoluzione, parliamo di un mondo in espansione, che può attirare interesse di sponsor”.

I due mondi, secondo Fenucci, potranno quindi coesistere e anzi, ci tiene a sottolineare che potranno sfruttare il meglio l’uno dall’altro: “Molto del recupero della storia del Bologna può essere fato tramite il digitale: con la maschera 3d si potrà entrare sul campo dello scudetto del 1964, sono cose che vanno a braccetto”. Aspetto secondario ma che non va assolutamente sottovalutato è quello relativo agli sponsor: “Questo mondo, una volta che l’organizzazione si evolverà, penso che potrebbe portare altri sponsor ad essere interessati”.

Tommaso Giaretta si è invece concentrato più sulla parte tecnica del progetto, che vedrà coinvolti i tifosi del Bologna a 360° grazie alla realizzazione di un progetto unico in Italia: “Questo è un percorso che in realtà comincia il mese scorso con le qualificazioni ai campionati del mondo per club. Un anno fa abbiamo iniziato a prendere contatti con eSports Academy, è stato un anno che ci è servito per decidere i nostri obiettivi, primo fra tutti l’allargamento della fanbase. Vogliamo che la fanbase si avvicini al club e allo stesso tempo che i tifosi si sentano parte del club, organizzando tornei e creando una Academy che sarà un luogo fisico in città dove organizzeremo tornei e settimanalmente faremo vivere competizioni tra i giocatori e dove i ragazzi potranno riunirsi. Un altro obiettivo che abbiamo è quello di farci trovare pronti per il kickoff del campionato eSports, la Serie A è l’unica competizione a non avere un campionato non dedicato agli eSports”.

Prima di scoprire quale sarà il luogo deputato ad ospitare l’Academy, però, ci sarà da attendere ancora qualche settimana: “Dell’Academy ne stiamo parlando, in poche settimane verrà diffuso il comunicato. Quando verrà aperta le sessioni online verranno giocate nell’Academy”. Uno dei principali artefici del matrimonio tra eSports e Bologna é Massimiliano Renzi, uno dei soci della Academy: “È una società nata nel 2017 per valorizzare i giochi elettronici a livello competitivo. Abbiamo maturato negli anni parecchia esperienza nel settore e abbiamo deciso di interfacciarci soprattutto con le società calcistiche. Siamo venuti dal Bologna FC cercando punti di incontro, analizzando la situazione per iniziare un percorso triennale. Ci occupiamo di organizzazione di eventi, siamo leader nel settore e il Bologna è la terza squadra della quale gestiamo la parte sportiva; gestiamo la parte scouting nella ricerca di videogiocatori. Abbiamo iniziato i nostri contatti un anno fa e un mese fa abbiamo partecipato alle qualificazioni per la coppa del mondo per club ma a un minuto dalla fine la qualificazione ci è sfuggita. Come prima partecipazione è comunque stata un successo”.

Il comportamento che i ragazzi devono seguire quando giocano deve essere dei più professionali possibile: “I ragazzi vengono seguiti di comune accordo col Bologna, i partner commerciali sono attirati perchè il mondo del digitale è un fenomeno dal quale non possiamo sottrarci, quando un partner è interessato avviamo una collaborazione. quando vanno in streaming devono seguire un’etica comportamentale visto portano sul petto il marchio del Bologna”.

L’ultimo a introdurci l’argomento e a portarci nel ‘suo’ mondo è Giacomo Bortolani, detto ‘Bortowins’, nome col quale è conosciuto sui server. Giacomo, che gioca a Fifa, popolare gioco di calcio, sull’Xbox One (al contrario di Marco che invece è operativo su PS4), racconta di come la sua passione per gli eSports si sia sviluppata solo da un anno, riuscendo spesso ad arrivare dai primi e decidendo quindi di affidarsi ad un’agenzia: “Abbiamo svolto un ottimo mondiale per club – racconta il ventitreenne di Bologna - è stata una bellissima esperienza e speriamo di fare ancora meglio”.

Uno può giocare ai videogiochi per divertimento, farlo a livello competitivo vuol dire che ci ritagliamo tempo per migliorarci, ci alleniamo sfidando altri giocatori – spiega Giacomo - e da lì cerchiamo di ottenere altre qualificazioni ad altri eventi”.

C’è anche tempo per piccole digressioni tecniche: “La modalità a cui gioco è detta ‘Ultimate Team’, ovvero scelgo io i giocatori che compongono la squadra, li prendo da vari campionati, non competo col Bologna. I più forti che hanno indossato la maglia del Bologna sono Eusebio e Cristiano Ronaldo”.

Quello degli eSports è un mondo che, ovviamente, è in continua espansione e che raccoglie migliaia di persone, come ci racconta il capitano della squadra rossoblù: “Le fasi finali avvengono live ai quali tutti possono assistere. Inoltre ci sono anche eventi nei quali i valori dei giocatori vengono pareggiati e si equivalgono le squadre, in questo modo se ho il Bologna ho ad esempio Mattia Destro con 85 di valore”.

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