Fiorentina Bologna Fc, Mihajlovic: "I fiorentini sono irriconoscenti"

Sinisa parla da ex: "Non capisco gli strisiconi contro Della Valle". E poi la partita di domenica: "Santander? E' pronto ma non ha 90 minuti nelle gambe"

MIhajlovic, ex della Fiorentina

MIhajlovic, ex della Fiorentina

Bologna, 13 aprile 2019 – “Non riesco a capire gli striscioni contro i Della Valle, che li hanno tirato fuori dai guai. Riconoscenza zero”. Parte dalla situazione in casa Fiorentina Sinisa Mihajlovic per analizzare la partita di domani (calcio d’inizio alle 15 al ‘Franchi’), che vedrà il Bologna opposto ad una squadra, quella di Vincenzo Montella, che sta vivendo una situazione particolare e che per il primo tempo della sfida contro i rossoblù non avrà a disposizione una parte della sua tifoseria: “A me da giocatore non cambiava, anzi per me era peggio se non c'era (la tifoseria, ndr). Se fischiavano o applaudivano per me era uguale, anzi quando mi fischiavano ero contento, perché erano fischi di paura”. 

E poi l’ex tecnico viola continua, rimarcando l’accento su ciò che succede in riva all’Arno: “Quello che succede a Firenze non ci deve interessare, dobbiamo andare là e fare la nostra partita”. Partita nella quale i rossoblù dovranno stare molto attenti, soprattutto dopo il ritorno in panchina di Montella che può portare qualcosa in più a livello di motivazioni: “Cambiando allenatore loro andranno più forte, noi in ogni caso andiamo là per vincere”.  Un Bologna che, fino ad adesso, sta viaggiando su ritmi altissimi: “E' l'unico modo per uscire da questa situazione, ma anche l'unico che conosco per fare giocare la mia squadra", spiega Sinisa.

Sulla formazione più certezze che dubbi: “Non abbiamo tutti disponibili, mancheranno Destro, Mattiello ed Helander. Io cerco di mettere in campo chi in questo momento mi dà più garanzie. Santander? Si è allenato tutta la settimana, è pronto ma non ha i 90 inuti nelle gambe. Se dovesse entrare può fare un tempo; ha sempre un po' di dolore ma lui è uno che non si tira indietro. Dzemaili titolare come regalo di compleanno? Io i regali non li faccio a nessuno, bisogna meritarseli”. 

Mihajlovic si troverà di fronte a Vincenzo Montella, con il quale si è incrociato molte volte nella sua carriera: “Da allenatore in quasi tutte le squadre dove sono andato io poi c'è andato anche lui. Per una volta mi piacerebbe andare nella squadra dove è andato prima lui, perché quando lui arriva si trova il lavoro già fatto; io invece arrivo sempre come quello che deve risanare”, sorride.

"Ora - conclude Mihajlovic - il Bologna ora gioca come una squadra da Europa, la media punti è quella. Adesso la gente viene allo stadio con più entusiasmo, anche se perdiamo è contenta perché vede in campo una squadra con uno spirito diverso. Se giochi in casa con un pubblico così hai più possibilità di vincere”. 

Chiusura, inevitabile su quello che succederà finito il campionato: “Futuro? Non ne abbiamo parlato, non ne voglio parlare finché non ci salviamo. Adesso siamo tutti concentrati sull'obiettivo, poi ci sarà tempo per fare tutto”. 

I convocati

Per il derby dell'Appennino, in programma domani, Mihajlovic è costretto a rinunciare a tre pedine, ovvero Helander e Mattiello per la difesa e Mattia Destro per quanto riguarda il reparto avanzato. Per ovviare all'emergenza numerica il tecnico serbo ha deciso di convocare anche Gabriele Corbo, difensore centrale classe 2000, così da non avere la 'coperta' troppo corta in difesa.

Portieri: Da Costa, Santurro, Skorupski.

Difensori: Calabresi, Corbo, Danilo, Dijks, Lyanco, Mbaye, Paz.

Centrocampisti: Donsah, Dzemaili, Krejci, Nagy, Poli, Pulgar, Soriano, Svanberg, Valencia.

Attaccanti: Edera, Falcinelli, Orsolini, Palacio, Sansone, Santander.

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