Pinzolo, 8 luglio 2018 - Il figlio della Iena vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista nel Bologna. Arturo Calabresi, figlio dell’attore Paolo, ha le idee chiare sul suo futuro in rossoblù: “Sono contento che la società abbia creduto in me facendo un investimento, sono qui per lavorare”.
Dopo tre stagioni in serie B tra Livorno, Brescia e Spezia-Foggia nell’ultima annata, Calabresi, 22 anni, una trafila completa nelle nazionali giovanili, si sente pronto alla sfida della serie A: “So che magari all’inizio non avrò tanto spazio, ma voglio imparare ed Inzaghi è un allenatore che ha le idee chiare e sa insegnare calcio. Sono un difensore duttile, nei tre anni in B ho giocato abbastanza e questo mi dà la serenità che serve per affrontare questa sfida”.
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Sul ruolo del padre, che in tv è una delle ‘Iene’ e che ha coinvolto il figlio come comparsa anche in una puntata di ‘Boris’, Arturo spiega: “Non sono figlio d’arte, come a volte leggo, perché le due ‘arti’ sono diverse. A mio padre sono riconoscente soprattutto perché lui e mia madre mi hanno cresciuto con dei valori, non perché fa l’attore. Lui mi lascia i miei spazi, non vuole dire la sua sulle questioni calcistiche”.
In ritiro, Calabresi fa anche da tutor a Dijks, al quale traduce le istruzioni di Inzaghi in inglese, come fa Nagy con Svanberg: “Mi è venuto spontaneo, con Dijks siamo vicini di ruolo e mi è sembrato normale provare ad aiutarlo, un giorno magari lui aiuterà me in campo”.
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