Bologna Fc, la pazienza dei tifosi è finita

In vista una richiesta di confronto con il club, dirigenza sotto accusa. E anche Saputo non è più immune

Inzaghi e lo striscione dei tifosi

Inzaghi e lo striscione dei tifosi

Bologna, 3 dicembre 2018 - Bologna insorge, il 4-1 di Genova con la Sampdoria ha fatto saltare il tappo. Nel mirino della rabbia dei tifosi c’è soprattutto la dirigenza di Casteldebole: ovvero l’ad Claudio Fenucci, il diesse Riccardo Bigon e Marco Di Vaio, ritenuti i principale responsabili dell’attuale sfacelo sportivo. Ma neppure Saputo è più un intoccabile agli occhi di coloro che gli hanno concesso un credito di fiducia quasi illimitato, considerato che proprio al patron rossoblù è stato indirizzato uno striscione comparso ieri al Dall’Ara: "Saputo prima del Dall’Ara ristruttura la società".

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Lo striscione non è firmato, ma alcuni dettagli lasciano intuire che possa essere stato realizzato da un gruppo della Curva Bulgarelli, settore dal quale un paio di settimane fa si era levata la voce dei Forever, che avevano espresso dubbi sul progetto sportivo rossoblù. Non è ancora aperta contestazione, ma è un passo nella direzione, un avviso ai naviganti. Il mondo del tifo organizzato è in subbuglio e seppure l’opinione non sia unanime, c’è chi è intenzionato a chiedere un confronto al club per far arrivare chiaro e forte un messaggio. La società sta disperdendo un prezioso patrimonio di fiducia di cui era stata investita, come dimostrato dall’esaurimento del settore Curva in campagna abbonamenti in vista di quello che doveva essere l’anno del rilancio.

Era stata promessa una crescita e il presente racconta di un pericoloso percorso di regressione: a gennaio servono investimenti importanti per rinforzare la squadra perché la retrocessione in serie B sarebbe inaccettabile e il risultato sportivo viene prima del pareggio di bilancio, obiettivo contabile del club. Chi ha già rotto gli indugi, nel pomeriggio di ieri, è stato il Centro Bologna Clubs, l’organo che coordina tutti i clubs (non i gruppi della Curva) che tifano rossoblù. Poche righe che esprimono "Preoccupazione per il momento della squadra e per una realtà di gran lunga al di sotto delle aspettative", e rabbia per i silenzi societari delle ultime settimane. 

In chiusura arriva pure una richiesta: "Un immediato confronto con proprietà e dirigenti sui motivi che hanno portato a questa situazione", neessario per ottenere "spiegazioni su risultati sempre volti al ribasso nell’ultimo triennio e garanzie su interventi per il futuro prossimo e a medio termine".  E’ questo il clima che ha accolto il Bologna nel giorno del ritorno a Casteldebole dopo la disfatta di Marassi (FOTO): in città monta la rabbia nei confronti della dirigenza, ritenuta la principale responsabile delle attese tradite e pure la scelta del club di mandare la squadra in ritiro ha diviso e non ha convinto, perché letta in parte come il tentativo di scaricare le responsabilità del momento sulla squadra, ritenuta ultima responsabile per carenze tecniche. 

Una squadra che comunque non è rimasta immune da critiche: per la prestazione e pure per l’atteggiamento di alcuni rossoblù che sono usciti dal campo scambiando sorrisi e battute con gli avversari. Insomma, la tifoseria ne ha per tutti: in primis per Fenucci, Bigon e Di Vaio, ma pure per Saputo. E la sfida di domani con il Crotone sarà utile per misurare la pressione di un ambiente che entro domenica attende un confronto diretto con la società.

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