Fortitudo Bologna, Fantinelli: "Fidatevi, la Effe non deluderà"

Parla il capitano: "Che orgoglio questo ruolo. I ko in pre-season? Carichi di lavoro e chimica in campo da trovare. Ma il gruppo c’è"

Matteo Fantinelli, 28 anni: è rimasto fuori quasi tutta la scorsa stagione per infortunio

Matteo Fantinelli, 28 anni: è rimasto fuori quasi tutta la scorsa stagione per infortunio

Bologna, 21 settembre 2022 - Fiducia nei propri mezzi, tanta voglia di scrollarsi di dosso una stagione negativa come quella passata e ripartire con entusiasmo e consapevolezza. Da due settimane Matteo Fantinelli è il nuovo capitano della Fortitudo, squadra nel cui settore giovanile il ’Fante’ è cresciuto e per la quale ha sempre fatto il tifo.

Prima di tutto Fantinelli come va?

"Sta andando tutto bene, siamo alle prese con una preparazione tosta, stiamo continuando a caricare per essere pronti per il campionato".

A eccezione di lei ed Aradori, siete una squadra tutta nuova.

"I ragazzi sono tutti super; da avversari ci conoscevamo e stimavamo anche se non avevamo mai giocato insieme. Oltretutto anche coach Dalmonte è nuovo per tanti di noi: io e Pietro (Aradori, ndr ) per esempio l’abbiamo avuto solo per metà stagione qui in Fortitudo e quindi in questo contesto di squadra dobbiamo capire meglio i suoi dettami, ma stiamo lavorando bene, sono fiducioso".

Tra amichevoli e Supercoppa come è stato il vostro precampionato?

"In campo abbiamo dato il massimo, devo dire che i carichi di lavoro nelle gambe si sono fatti sentire, ovvio anche che dobbiamo trovare la chimica di una squadra tutta nuova".

A Rieti e Pistoia non siete stati brillantissimi.

"E’ vero, io per esempio ho giocato molto male, ma non mi preoccupo: sono sfide che vedo come tappe di avvicinamento al campionato, utili per trovare condizioni e per capire quello che allenatore e compagni di squadra si aspettano da me".

Anche il resto della squadra ha faticato.

"I nostri risultati sono figli anche del lavoro svolto molto più sulla preparazione fisica che sulla preparazione della singola partita. Prima di Chiusi avevamo provato poco, poi sono arrivate 3 gare in 6 giorni. Chiaro che ci sono cose da sistemare, ma è normale in questa fase; in una piazza come questa è logico ci sia pressione e se ne parli, ma dobbiamo star sereni".

Che gruppo sta nascendo?

"Ottimo direi. Ho visto grande disponibilità da parte di tutti nel mettersi a disposizione della squadra, anche i due americani si sono calati perfettamente nel contesto. Nessuno si è lamentato in partita e allenamento e tutti lavorano sodo; questo sono convinto ci ripagherà".

C’è unione anche fuori dal terreno di gioco?

"A dire il vero dopo l’allenamento, siamo spesso stanchissimi, Colombini ci sta facendo lavorare duro. Qualche occasione c’è stata e anche in questi casi s’è visto davvero un bel gruppo".

Da capitano cosa ha detto ai suoi compagni?

"Di non mettersi troppa pressione, di lavorare quotidianamente e di pensare come gruppo specie nelle difficoltà, perché solo come gruppo potremo superare i momenti difficili che sicuramente potremmo attraversare durante la stagione".

E ai tifosi cosa vorrebbe dire?

"Ci stanno confermando il loro grande affetto, noi dobbiamo fare altrettanto con le prestazioni. Dobbiamo solo ringraziarli per il continuo sostegno specie dopo quello che è successo negli ultimi 2 anni. Non vedo l’ora di rivederli al PalaDozza".

Una parola che identifichi la vostra stagione.

"Fiducia in quella che stiamo facendo e nel campionato che ci attende".

Da capitano come vive il suo quinto anno in Fortitudo?

"Mi riempie di orgoglio, cerco di essere sempre disponibile per compagni e allenatore, per meritare la loro fiducia. Per me, nato e cresciuto qui, è una cosa bellissima, ma non facile".

Ci spieghi.

"Alla Fortitudo tengo tantissimo e così vivo tra alti e bassi: le sconfitte sono come pugnalate e le vittorie momenti bellissimi, esaltanti; ma le emozioni, quelle vere, non si comandano. Vestire questa maglia è un grande privilegio, so che come in ogni carriera questo non durerà all’infinito, quindi mi vivo ogni momento alla massima intensità".

A livello fisico come sta?

"Mi sento bene. Finalmente sono riuscito a fare la preparazione con la squadra; lo scorso campionato invece arrivavo di ’rincorsa’ per l’ultimo mese e mezzo, ho dato quel che potevo dare, adesso è diverso".