Italia, politica debole verso l’Europa. Servono più muscoli

La lettera

Bologna, 24 novembre 2017 - Vedo il titolo ‘Euroschiaffo’ sull’assegnazione dell’agenzia del farmaco ad Amsterdam anzichè all’Italia. Abbiamo perduto un miliardo e mezzo e il lavoro per 900 persone. In Europa noi mandiamo i trombati della nostra politica, non i migliori. E poi quanti soldi dei finanziamenti europei abbiamo perduto per non averli saputi usare, o non usati in tempo o neppure chiesti?

Carlo Amagliani, Pesaro

risponde il vice direttore del Resto del Carlino, Beppe Boni

QUESTA vicenda rappresenta tutta la debolezza della politica estera italiana e mette in luce l’assurdità di certi meccanismi dell’Europa, pignola fino all’esaperazione su aspetti secondari e approssimativa a tal punto da assegnare nel finale con un sorteggio l’agenzia per il farmaco. Come se si giocasse alla carta più alta al Bar Sport come si faceva da ragazzi mettendo ognuno una banconota. Nei confronti dell’Unione europea la politica italiana non ha mai ringhiato. Lo si vede con l’emergenza migranti e talvolta anche nella trattazione dei temi del settore agroalimentare. In questi mesi si è fatto troppo poco per sostenere la candidatura di Milano come sede dell’Ema. Francia e Germania non ci hanno sostenuto granchè. Morale: spesso in Europa dobbiamo fare da soli ma bisogna mostrare i muscoli. Volendo ci sono, ma bisogna esibirli.

beppe.boni@ilcarlino.net

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