Caos in Azione, silurato il coordinatore cittadino Forlani

Partito bolognese commissariato: “Decisione del leader nazionale Carlo Calenda su richiesta del segretario regionale Marco Lombardo. Io e gli altri membri della direzione locale ce ne andiamo, non c’è democrazia”

Andrea Forlani, ex presidente del quartiere Santo Stefano con Cofferati, e segretario cittadino di Azione

Andrea Forlani, ex presidente del quartiere Santo Stefano con Cofferati, e segretario cittadino di Azione

Bologna, 2 febbraio 2024 – Caos in Azione. Il partito cittadino è, infatti, stato commissariato. Primo effetto: il ‘siluramento’ del coordinatore locale dei calendiani bolognesi, Andrea Forlani. Ex presidente del Quartiere Santo Stefano ai tempi di Sergio Cofferati, entrò nel Pci quando aveva 18 anni.

Normale che il suo ingresso tra i calendiani avesse fatto, perlomeno, discutere. Lui aveva spiegato così il passaggio da Berlinguer a Calenda: “Il mondo è cambiato e io con lui“. Il percorso in Azione, però, non è stato sempre piano.

E anche all’ultimo congresso provinciale, dove è stato eletto Serse Soverini, Forlani appoggiava Mara Mucci (che nel passato è stata esponente del Movimento 5 Stelle). La decisione di commissariare il livello cittadino del partito è stata ufficializzata giovedì, “assunta dal segretario nazionale Carlo Calenda, su richiesta del segretario regionale dell’Emilia Romagna Marco Lombardo”, senatore di Azione ed ex assessore Pd al Lavoro della giunta Merola.

Il via libera, però, alla ‘cacciata’ di Forlani sarebbe arrivata già il 24 gennaio. Per saperne di più, domani Forlani e gli altri membri della direzione cittadina, terranno una confernza stampa al Centro Costa. Di certo Forlani non lesina critiche al modus operandi: “Le modalità, i tempi e i contenuti di tale decisione – fa sapere Forlani – sono sconcertanti non essendo in alcun modo compatibili con le regole minime di democrazia e trasparenza di un partito moderno che vorrebbe rappresentare un modo diverso di fare politica“.

Già scontato l’addio di Forlani e gli altri colleghi al partito. Prossimo trasferimento? Qualcuno mormora che Italia Viva potrebbe essere la nuova ‘casa’, ma Forlani frena: “Non ho nulla in programma. Di fare politica non me l’ha ordinato il medico. Se i partiti funzionano così, non stupiamoci che poi si smetta di votare...».

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