Bologna, 2 febbraio 2024 – Nel braccio di ferro su Città 30 tra il Comune e il ministero dei Trasporti, Bologna è diventata come il villaggio di Asterix e Obelix da sempre in lotta con Roma. Questo almeno nella mente del sindaco Matteo Lepore, che stamattina su Facebook posta un lungo intervento in cui la Giunta propone il parallelo col paesino degli imbattibili-irriducibili Galli che l'Impero Romano non riesce mai a conquistare. Non è difficile immaginare che il primo cittadino odi Bologna si rivolga direttamente al ministro Salvini.
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Poi nel punto stampa Lepore assicura: andiamo avanti, l’autonomia dei sindaci è importante. E invita il governo al dialogo
FOCUS / La direttiva del ministero: il Pdf
Il sindaco: "Nessun ricorso, andiamo avanti"
Il sindaco dunque tira dritto, per ora annuncia di non voler dare il via a nessun ricorso e invita il governo al dialogo. Tradotto: la direttiva arrivata dal ministero dei Trasporti non spaventa, anzi, per Matteo Lepore diventa “un’occasione di confronto”.
Il tavolo sarà quello nazionale dell’Anci, dato che - come il sindaco sottolinea spesso - “la norma riguarda tutti i Comuni italiani”. “Se per fermare Bologna, si vogliono fermare tutti i Comuni d’Italia, credo ci sia qualcosa che non va - aggiunge Lepore - Se si vuole riempire le amministraIoni di carte, scartoffie e francobolli, questo va contro il dialogo politico che vorremmo costruire”.
Niente ricorso al momento, dunque, almeno per ora, proprio perché il sindaco non vuole percorrere la strada della burocrazia, ma “quella della politica”. Per qualche mese, secondo il pensiero di Palazzo d’Accursio, non dovrebbero esserci grossi scossoni, anche se l’amministrazione “ha aperto il confronto con i cittadini e a modifiche del progetto”.
Bisognerà vedere, ora, quali saranno i prossimi passaggi. Se e quando, ad esempio, il ministero insisterà per chiedere rendiconto strada per strada della limitazione che ha spinto il Comune ad abbassare il limite di velocità e, in sostanza, per disapplicare la delibera sul progetto di Città 30.
Il post del sindaco sugli irriducibili Galli
"A seguito di continue sconfitte da parte del villaggio di irriducibili Galli - scrive Lepore nel post - il Senato romano inizia a credere che i Galli, a causa della loro apparente invincibilità, potrebbero essere dei".
Il post prosegue con il sindaco che ripercorre passo passo il racconto di René Goscinny nel film ‘Le 12 fatiche di Asterix del 1976 fino a momento in cui Asterix e Obeelix devono affrontare la loro ultima prova nella sfida con Giulio Cesare. Ma qui Lepore si ferma col racconto, lasciando in calce al post il classico 'Continua' con tre puntini di sospensione.
Bisognerà insomma aspettare la prossima puntata (o le prossime puntate) per vedere che fine faranno gli "irriducibili Galli" della Bologna 30.
La storiella prosegue con Giulio Cesare che "apertamente sdegnoso del suggerimento, decide di testare il villaggio e incontra il loro capo, Abraracourcix, dichiarando che i Galli devono affrontare una sfida, ispirata alle dodici fatiche di Eracle: i migliori guerrieri del villaggio devono svolgere una serie di dodici nuove prove, che solo gli dei possono svolgere con successo". E continua il sindaco "Il completamento di tutte le prove vedrà Cesare consegnare loro l'Impero romano, mentre fallire una sola prova comporterà la resa dei Galli a Roma. Accettando i termini, il villaggio incarica Asterix e Obelix di affrontare le prove. Cesare assegna Caius Pupus, rinomato per la sua onestà, come loro guida e arbitro". La storia continua: "Dopo essere usciti dall'Antro della Bestia che costituiva la settima prova, il duo tenta di ottenere il lasciapassare A-38 da un grande edificio burocratico chiamato 'la casa che rende folli'. Il compito si rivela pressoché impossibile a causa del personale che li dirige da uno sportello all'altro, ma Asterix li batte al loro stesso gioco chiedendo l'immaginario lasciapassare A-39. Il personale è vittima del proprio comportamento e fa sì che il prefetto consegni loro inconsapevolmente il lasciapassare A-38".
"Successivamente il duo attraversa un burrone pieno di coccodrilli picchiandoli, piuttosto che usando una corda tesa invisibile, e risponde a un indovinello del saggio della montagna che si rivela essere uno spot di un detersivo per lavatrice. Trascorrono quindi una notte in una pianura tormentata dai fantasmi (la pianura dei trapassati), lamentandosi del rumore e convincendo i fantasmi a stare zitti. Asterix e Obelix si ritrovano infine a Roma insieme ai loro compaesani per la prova finale". Continua… Scrive Lepore al termine del post.
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