PAOLO ROSATO
Cronaca

Il New York Times su Bologna città 30: “Nella terra di Ferrari e Lamborghini si va più piano”

L’insofferenza dei tassisti, le proteste e i cortei, il referendum e le petizioni: la città è all’avanguardia in Italia ma agli americani sembra strano che sotto le Torri ci sia il limite dei 30 orari

Bologna e il limite dei 30 all'ora: il NYT ha dedicato un articolo alla città

Bologna e il limite dei 30 all'ora: il NYT ha dedicato un articolo alla città

Bologna, 8 febbraio 2024 – Sembra buffo agli americani. Dove è nato Enzo Ferrari (chilometro più, chilometro meno) qualcuno decide di abbassare le marce, andare a 30 all'ora. Un paradosso strillato nel titolo ("In the land of Ferrari and Lamborghini"), ma poi smorzato dal New York Times in un articolo a mo' di spiegone, pubblicato stamattina dopo che la corrispondente da Roma ha raccolto insieme i pezzi delle ultime due settimane.

Non si parte però dal sindaco Matteo Lepore, che pure nel pezzo ripete il suo mantra, "andare più piano per salvare più vite", ma dall'insofferenza dei tassisti, costretti a giri immensi che poi non ritornano.

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L'insofferenza è un po' il focus del pezzo, torna infatti sia dalle proteste e dai cortei ("Sembra di stare fermi"), sia dal referendum lanciato dal centrodestra.

Bologna all'avanguardia in Italia e in linea con altre città europee, secondo i Città 30 lovers, ma c'è chi dice no.

Ampio spazio anche alla petizione da record della cittadina Guendalina Furini (oltre 50mila firme), che racconta così: "Il limite dei 30 non si riesce a mantenere, la Città rischia di rimetterci".

Sullo sfondo la polemica politica Salvini-Lepore. "Modifiche dopo 6 mesi di monitoraggio", il reminder del sindaco.

E intanto agli americani sembra tanto, tanto strano che a Bologna si vada così piano.

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