Comunali a Casalecchio, Azione balla da sola

La decisione all’indomani della candidatura di Matteo Ruggeri. Il segretario metropolitano Soverini: "Percorso autonomo e senza conflitti"

Serse Soverini (Azione)

Serse Soverini (Azione)

Il Pd si spacca e il centrosinistra a Casalecchio perde un pezzo, importante, della coalizione. Azione, infatti, all’indomani del bailamme sulle candidature dem che ha portato alla decisione di puntare sull’assessore Matteo Ruggeri (vicino ad Andrea De Maria) superando così le primarie, a Casalecchio correrà da sola.

"Azione non intende partecipare a quella che, ad oggi, appare come una guerra interna al Pd e alle sue correnti. Azione continuerà a lavorare insieme ad altre forze civiche e politiche per costruire un percorso esclusivamente orientato a progetti di interesse della cittadinanza di Casalecchio", spiegano in una nota i calendiani. Il segretario metropolitano di Azione Serse Soverini fa un passo avanti, dando il là "a un percorso autonomo. La nostra sarà una proposta diversa, meno conflittuale. Serve una pagina nuova". Il modus operandi lo descrive il senatore di Azione e segretario regionale, Marco Lombardo: "Prima si definisce il perimetro di una coalizione, poi si sceglie il metodo di selezione dei candidati, infine s’individua il nome migliore. Non si parte da un accordo delle correnti del Pd su un candidato per poi costruire la coalizione. Altrimenti si generano caos e divisioni, come sta avvenendo a Casalecchio e in altri Comuni della provincia". In effetti, mentre il secondo round a Casalecchio vedrà il competitor di Ruggeri Saverio Vecchia (vicino all’assessore di Palazzo d’Accursio Luca Rizzo Nervo e all’ex sindaco Simone Gamberini) fare ricorso alla commissione di garanzia provinciale del Pd, non si sono ancora sciolti i nodi negli altri Comuni.

A San Lazzaro e Castel Maggiore, infatti, pare difficile raggiungere i tre quinti delle assemblee Pd per bypassare le primarie. Ergo, a meno che non si trovi la quadra su nomi terzi, unitari (a San Lazzaro si era parlato della consigliera regionale Marilena Pillati, gradita al sindaco di Bologna, Matteo Lepore), di fronte a più candidature pare dura non montare i gazebo.

Il risiko delle amministrative del 9 giugno (45 Comuni al voto), in tandem con le Europee, però, impensierisce anche il centrodestra. È il caso di Castenaso dove Fratelli d’Italia ha idea di appoggiare l’ex sindaco Pd, oggi civico, Stefano Sermenghi. Un nome che può andare bene alla Lega, ma non è gradito a Forza Italia che ha altre mire. Gli azzurri, infatti, puntano sul consigliere Mauro Mengoli, capogruppo della lista civica di centrodestra ’Castenaso, si cambia’. "Dobbiamo valorizzare chi ha lavorato in questi anni, non riproporre qualcuno che viene dal centrosinistra", dice Valentina Castaldini, coordinatrice regionale (Emilia) di Forza Italia, facendo intendere che, almeno qui, prendere un’altra strada rispetto agli alleati non sarebbe un tabù. Pure Azione che, da alcuni rumors, pareva dialogante con FdI in direzione Sermenghi, ha deciso diversamente. "Appoggeremo il sindaco uscente di centrosinistra Carlo Gubellini – dice il calendiano Soverini –.Non abbiamo pregiudiziali nelle nostre scelte, sosteniamo proposte di valore".

Punge l’azzurra Castaldini: "Anche in vista delle Regionali Azione, una volta per tutte, decida da che parte stare".

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