Elezioni Emilia Romagna 2020. Borgonzoni, Bonaccini e il caso del confronto

La candidata leghista: "Lui si nega". Il presidente uscente: "No, è lei che scappa"

Borgonzoni (Schicchi) e Bonaccini (Isolapress) si accusano di evitare il confronto

Borgonzoni (Schicchi) e Bonaccini (Isolapress) si accusano di evitare il confronto

Bologna, 2 gennaio 2020 - Quando mancano poco più di 20 giorni alle elezioni dell'Emilia Romagna scoppia il caso del confronto. Lucia Borgonzoni si dice pronta a un dibattito col rivale, eppure Stefano Bonaccini la accusa di “scappare”. L'ennesimo duello dialettico tra i due principali candidati alla presidenza della Regione si disputa nel giorno in cui l'esponente leghista presenta la lista civica che la sostiene a Bologna.

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“Dico a Bonaccini che mi dovrebbe rispondere sui contenuti: sulla sanità, sull'agricoltura che aspetta i fondi, sulla bonifica: entriamo nei temi e basta con le discussioni con un livello da prima elementare”, dice la Borgonzoni. L'ex sottosegretaria del Governo Conte I si dice disponibile anche per un confronto con il presidente uscente, dopo quello andato in onda sui Raitre a 'Cartabianca'. “Dopo quell'iniziativa sono stata chiamata da moltissimi programmi televisivi - rivela - io ho risposto di sì a tutti, ma visto che poi non si è fatto, suppongo che Bonaccini abbia detto di no”.

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La replica di quest'ultimo non si fa attendere: “Tu vuoi discutere di partiti e alchimie politiche, io voglio parlare di Emilia-Romagna, perché è alla guida di questa Regione che ci siamo candidati. Scappi, forse? Non conosci abbastanza bene la regione che ti candidi a guidare? Altrimenti parliamone. Di Emilia-Romagna”. Poi il candidato del centrosinistra affonda il colpo: “Il quotidiano più diffuso a livello regionale ha proposto di farne uno, io ho accettato e tu hai rifiutato. Così come diverse televisioni locali hanno ricevuto da tempo la mia disponibilità, ma ancora nulla da parte tua: come mai? Mi è già capitato di partecipare a confronti con categorie socio-economiche ai quali eravamo stati invitati entrambi, ma ero presente solo io. Abbiamo fatto senza problemi un confronto televisivo su una Tv nazionale, adesso però è ilmomento dei progetti concreti. Parliamo di Emilia-Romagna”.

Una regione che il 26 gennaio si pronuncerà sul nome del nuovo governatore. "Portare a votare più persone rispetto alle precedenti elezioni, quando andò alle urne meno del 40%, dialogando con gli indecisi e con tutte quelle persone che spesso la politica non incontra". È questo l'obiettivo della lista civica 'Progetto Emilia-Romagna, Borgonzoni presidente', che affianca, nella coalizione di centrodestra, le liste della Lega, Fi, Fdi, Cambiamo-Popolo della famiglia e Giovani e ambiente, annunciato dalla stessa Borgonzoni alla presentazione della lista. Le elezioni regionali dell'Emilia Romagna si terranno domenica 26 gennaio 2020. 

"Per fare questo - dichiara la candidata - abbiamo scelto imprenditori, amministratori e persone attive sul territorio. Per la prima volta in Emilia-Romagna ce la giochiamo, si può vincere". Molti dei temi sostenuti dalla lista civica sono di interesse locale. A Bologna, ad esempio, è candidato un attivista del comitato che si oppone alla costruzione del tram

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