Festa dell’Unità Bologna 2022, sos par condicio. Stop ai simboli e rebus dibattiti

Programma ancora incerto date le regole per le imminenti elezioni, pronto anche un piano ’B’ Al Parco Nord i lavori vanno a rilento a una settimana dall’apertura. Ma i volontari: "Ce la faremo"

Volontari al lavoro per la Festa dell’Unità (Fotoschicchi)

Volontari al lavoro per la Festa dell’Unità (Fotoschicchi)

Bologna, 18 agosto 2022 - Un cantiere aperto. Apertissimo. A una settimana dal via (il 25 agosto), c’è ancora molto da fare per allestire la Festa de l’Unità di Bologna. L’impressione è ancora quella di ’vuoto’: le strutture degli stand sono in piedi, ma mancano ancora i pannelli di compensato che fanno da pareti a ristoranti e attività sparse al Parco Nord. Un appuntamento che sarà senza bandiere e simboli di partito, non solo all’esterno (i vessilli erano visibili dalla tangenziale) ma anche all’interno: il Pd si manterrà ’dalla parte dei bottoni’, come si dice, e cercherà di evitare ogni polemica.

Non sarà facile, visto che il prefetto Attilio Visconti, pur senza forzare la mano, ha colto l’occasione dell’esposto di Fratelli d’Italia per ribadire il rispetto della par condicio , visto che il Parco Nord è suolo pubblico, dato in comodato all’organizzazione della Festa. "Il paradosso – ragionano dentro il partito – sarebbe ritrovarsi con candidati, magari big nazionali, che non possono parlare dei temi della campagna elettorale". Perciò, il programma dei dibattiti è ancora lontano dall’essere definito, e c’è chi parla di ’piano A’ o ’B’ a seconda degli eventuali paletti. Inoltre, dal partito c’è chi fa notare l’assenza di cartelloni per propagandare la kermesse e, appunto, l’allestimento giudicato in ritardo. La segretaria del Pd Federica Mazzoni rassicura: "Tutti i tasselli stanno andando a posto e siamo concentrati sull’obiettivo, la nostra macchina sta tornando a pieno regime. I paletti del prefetto? Stiamo facendo le verifiche del caso".

Sulla questione torna pure il deputato Fd’I, Galeazzo Bignami: "Le regole per il Pd valgono in maniera diversa. Se una qualsiasi forza di centrodestra vuole fare una manifestazione, il Comune impone dove e per quanto; il Pd invece può fare quel che vuole. E fa pure la morale sulle regole democratiche".

Al Parco Nord intanto il muletto fa avanti indietro e gli operai di ditte specializzate affiancano i volontari (quasi tutti over 60 ) nel montare tendoni, tagliare assi e fare quanto serve per dare vita alla kermesse. Mancheranno, probabilmente, molti stand dei concessionari di auto, perché l’arrivo dei nuovi modelli è slittato a settembre.

"I lavori procedono a rilento, stiamo aspettando il materiale da una settimana – commenta Gabriele Franchi, 71 anni, volontario che gestisce il Caffè del corso –. Però lunedì saremo pronti, apro sempre prima per rifocillare chi è impegnato nel cantiere". Il muletto gli porta una parte del bancone, e lui deve salutare per sistemarlo. Poco più in là c’è Leonardo Martelli, iscritto al Pci nel 1964: "Abbiamo qualche problema con i pannelli, ma il grosso delle strutture è in piedi: ristoranti come La Montagna e i Cento Passi sono avanti. L’acqua c’è e l’allacciamento elettrico è fatto".

Non è che mancano i volontari? "Beh, sono pochissimi, un po’ di ricambio c’è stato, ma siamo tutti piuttosto anziani. Il Covid ha fatto il resto". Anche Stefano Sabbiuni, storico volontario Anpi ed ex Cgil, non vede grossi problemi all’orizzonte: "Le strutture sono su, l’importante è che da lunedì ci sia gente per il rush finale". Preoccupato per i paletti ai dibattiti? "Mah – argomenta –, visti i tempi strettissimi, forse per i candidati sarà meglio incontrare la gente sul territorio piuttosto che andare sul palco...".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro