Balzani-Bonaccini, faccia a faccia in via Oberdan: il programma in 12 tweet

Incontro in campo neutro per i due 'sfidanti' delle primarie Pd. Davanti a un pubblico di imprenditori hanno parlato di "rottura di relazioni burocratiche" confidando che la gente domenica, alla fine, "parteciperà"

Bonaccini e Balzani (FotoSchicchi)

Bonaccini e Balzani (FotoSchicchi)

Bologna, 23 settembre 2014 - Un incontro in campo neutro (la sala dell’acceleratore di imprese di Telecom Italia, Working Capital) lontano dalle feste di partito, per il secondo e ultimo faccia a faccia tra Balzani e Bonaccini in vista delle primarie di domenica per la scelta del candidato del Pd alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Un pubblico di imprenditori, quello dell'evento ‘2.0’. organizzato dalla rete ‘Innovatori sociali dell’Emilia Romagna’. E' questa la cornice in cui i due 'sfidanti' si sono ritrovati per parlare di politica e anche di innovazione

Dopo la presentazione di alcuni dei progetti innovativi 'accelerati' da Wcap, i due candidati hanno risposto alle domande. "Qui c'e' un'offerta importante di idee - ha detto Balzani -. Io credo che una delle cose che deve fare la pubblica amministrazione e' sondare, non creare la domanda. Individuare gli aspetti che possono intersecarsi con la nostra offerta". Poi, sull'innovazione, e' tornato su uno dei punti che stanno caratterizzando la sua campagna, tornando a chiedere una "rottura di relazioni burocratiche".

Bonaccini si e' detto d'accordo sulla sburocratizzazione e ha articolato la sua proposta sul tema dell'innovazione in 12 tweet: "La politica non e' abituata a questi progetti - ha detto Bonaccini - Io ho provato a buttar giu' 12 tweet che sono un programma di lavoro". Dall'innovazione come bene comune, a un progetto regionale open data, da un investimento per il rinascimento manifattura fino a punti concreti come "portare stampanti 3d negli istituti tecnici per stimolare l'unione tra artigianato digitale e tradizionale" o il collegamento di tutte le scuole con la banda ultralarga. Alla fine del confronto, ai due candidati e' stato chiesto di sottoscrivere tre impegni concreti: portare competenze del XXI secolo nelle scuole; riservare il 5% dei bandi di forniture della Regione ad aziende dell'Emilia-Romagna; far diventare questa regione l'area piu' trasparente d'Europa, dando ai consiglieri una carta di credito le cui spese finiscano immediatamente online.

I due candidati hanno affrontato il tema dell'affluenza alle urne. Secondo Stefano Bonaccini la gente alla fine "partecipera'". Ma Roberto Balzani accusa il Pd di essersi mosso solo negli ultimi giorni per favorire l'affluenza, "ora che la gara e' contendibile". Se Balzani "ha girato le feste- e' la risposta del segretario regionale- ha visto migliaia di volontari impegnati a informare ad ogni ingresso che ci saranno le primarie il 28 settembre. E' curioso che se il partito lavora per favorire la partecipazione e informare e' il partito che si sveglia, se non lo fa... mettiamoci d'accordo, siamo iscritti entrambi il Pd e questo e un partito che usa tutti gli strumenti che puo'".

Ma Bonaccini non nasconde comunque gli ostacoli ad una alta affluenza. "E' evidente- dice- che queste primarie non avranno i tempi previsti nelle altre sette regioni che vanno al voto in primavera e non avranno il traino nazionale", quindi "non ne parlano le tv e i media nazionali e questo "certamente e' penalizzante rispetto ad altre primarie che abbiamo fatto". 

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