Prodi, uno sguardo sull’Europa: "Migranti? Serve politica comune"

L’ ex presidente del Consiglio ha parlato nell’ultima giornata del Festival Francescano in piazza Maggiore Tanti i temi affrontati, tra cui anche la guerra in Ucraina: "Grave che non ci sia stata mediazione dell’Ue"

Romano Prodi al Festival Francescano

Romano Prodi al Festival Francescano

Bologna, 24 settembre 2023 – “Nell’attuale momento politico, chi parla di tasse e immigrazione perde le elezioni, è una specie di fatto automatico. C’è una sorta di paura a parlarne, anche perché non avendo lavorato insieme non abbiamo preparato le strutture, l’organizzazione, la politica comune affinché questo fenomeno avvenga in modo ordinato". Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato da Agnese Pini, direttrice di Qn, Resto del Carlino, Nazione e Giorno nel corso del Festival Francescano che si è svolto in piazza Maggiore. Sul palco era presente anche il sindaco Matteo Lepore.

Per Prodi c’è "una contraddizione" perché "abbiamo bisogno di migranti e abbiamo assoluto bisogno di manodopera", ma c’è "paura" di chi arriva in Italia dall’altra parte del Mediterraneo. "C’è un rimedio solo – aggiunge – cioè trovare un accordo che organizzi l’immigrazione nei modi in cui abbiamo bisogno e arrivano i flussi di migranti. È successo quando c’è stata la grande fuga dalla Siria: i tedeschi hanno organizzato i corridoi umanitari e hanno fatto la loro fortuna. Adesso con il problema molto più generale africano, questa strategia va organizzata tutti assieme".

L’ex premier ha affrontato poi il tema dell’Europa. "L’Europa – sottolinea – è l’unico pane buono che abbiamo, ma è un pane mezzo cotto che non mangiamo tutti assieme. Lo dobbiamo cuocere del tutto. O ci mettiamo assieme davvero o contiamo solo per le piccole cose". Per Prodi è "grave che non ci sia stata una mediazione europea" per quanto riguarda la guerra in Ucraina e altrettanto "grave che non ci sia stata una mediazione delle Nazioni Unite. Abbiamo ridotto le Nazioni unite a niente. Se le strutture internazionali non le facciamo funzionare, dove va a finire il mondo".

Il dibattito con l’ex premier è stato uno degli ultimi di questa edizione del Festival Francescano, che ha fatto registrare dei numeri altissimi. "In questi quattro giorni – spiega il presidente della kermesse, Fra Giampaolo Cavalli – abbiamo registrato ben 50mila presenze. Si tratta sicuramente del dato più alto del post Covid. Uno dei dibattiti più seguiti è stato quello con Paolo Crepet, che ha fatto registrare 1.500 ospiti. Poi il confronto tra il cardinale Zuppi e la giornalista Cecilia Sala a cui hanno assistito un migliaio di persone. La messa stessa del cardinale, che ha incentrato la predica sulla regola che è il nostro tema di quest’anno, è stata molto seguita. Possiamo essere molto soddisfatti".

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