Renzi punge Bonaccini: “Non gli do più consigli, tanto non li ascolta”

Il leader di Italia Viva: “Doveva candidarsi segretario dopo di me”

Bologna, 9 novembre 2023 – ”Se Stefano Bonaccini mi avesse dato retta, nel Pd sarebbe andata diversamente". Matteo Renzi, ex premier oggi leader di Italia Viva, durante la tappa in città con il suo tour ’Volare Alto’ all’hotel Sydney, lancia un punzecchiatura in direzione del governatore. E, nel ricordare "il rapporto personale molto forte" con il ’pres’, ricorda di aver chiesto in diverse occasioni a Bonaccini di prendere le redini del Pd: "Gli ho suggerito di correre a segretario nazionale dem dopo di me e non mi ha ascoltato. Poi gli ho suggerito di farlo dopo Martina e dopo Zingaretti, ma non mi ha ascoltato. Da quel momento ho smesso di dare suggerimenti a Stefano, a cui voglio molto bene...", la sintesi dell’ex segretario Pd.

Renzi all’hotel Sydney
Renzi all’hotel Sydney

Per quanto riguarda le prossime elezioni regionali del 2025, il senatore di Iv (fresco di divorzio ufficiale da Azione in Senato) non manca di prendere di mira il suo ex partito: "La priorità è che il Pd chiarisca quale sia il suo disegno strategico, anche perché l’Emilia-Romagna è stata la fucina dell’ultimo congresso tra Bonaccini e Elly Schlein. Decidano cosa fare da grandi, noi ci occupiamo delle questioni concrete".

Dopo aver disegnato lo schema delle alleanze per le Regionali in Emilia-Romagna al Carlino ("no a M5s e sovranisti), guarda al neonato gruppo a sostegno della maggioranza di Bonaccini: "È tosto, bello e forte. Abbiamo una bella squadra che può fare un grande lavoro". Per le Comunali ribadisce che Italia Viva guarderà al "candidato più convincente", senza uno schema fisso dunque, ma caso per caso, Comune per Comune, mentre conferma che non appoggerà la grillina Alessandra Todde in corsa in Sardegna col Pd. Non manca poi di picconare il governo: dall’alluvione alla manovra. "Non può annunciare di aver stanziato un sacco di soldi e poi vedere che i ristori sono pari a zero o quasi. Questo vale per la Romagna e in prospettiva anche per la Toscana". Sulla manovra, la sintesi è "smettere di alzare le tasse", mentre la premier Giorgia Meloni non fa altro che fare "un’incredibile serie di retromarce dalle pensioni dei medici all’Iva su pannolini, assorbenti e passeggini".

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