Il ministero taglia i fondi per il sacrario di Marzabotto: è polemica. Crosetto: “Li hanno chiesti tardi”

“Decurtazione di due terzi della cifra erogata nell’anno precedente”, rende noto il sindaco Valentina Cuppi alla commemorazione dell’eccidio di Monte Sole. La Difesa: “I fondi ci sono e ci saranno”. “De Maria promette battaglia: “Presto un’interrogazione parlamentare”. Bonaccini: “Scelta sbagliata e inaccettabile”. Lepore: “Tentativo di ostacolare la memoria di un luogo che è un punto di riferimento dell’antifascismo”

Eccidio di Monte Sole, 79 anni fa una delle più atroci stragi di civili della Seconda Guerra Mondiale. La commemorazione

Eccidio di Monte Sole, 79 anni fa una delle più atroci stragi di civili della Seconda Guerra Mondiale. La commemorazione

Bologna, 1 ottobre 2023 – Il Ministero della Difesa ha tagliato i fondi per il sacrario di Marzabotto. A rivelarlo è stato il sindaco del paese situato nell'Appennino bolognese, Valentina Cuppi nel corso della commemorazione del 79esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole, una delle più sanguinose stragi di civili della Seconda Guerra Mondiale, che si consumò tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 in diverse località - S.Martino Caprara, Casaglia, S.Giovanni di Sotto, Cerpiano, Creda, Salvaro, Sperticano - appartenenti ai comuni di Monzuno, Grizzana e Marzabotto, nel Bolognese.

"Questo luogo della memoria - spiega Cuppi - è stato creato nel 1946 per ricordare l'eccidio compiuto dai nazisti e dai fascisti in questa zona. Da allora non era mai successo che la cifra messa a disposizione del Ministero della Difesa subisse un taglio. E' successo quest'anno e quando abbiamo chiesto le regioni di questa decurtazione, che supera i 2/3 della cifra erogata l'anno precedente, ci è stato risposto che le disponibilità finanziarie non permettevano di destinare un finanziamento maggiore a questo sacrario. Vorrei ricordare che questi fondi servono per accogliere le persone che vengono qui per vedere di persona come e quanti innocenti siano stati uccisi dalla follia della guerra. Questo governo preferisce alimentare un’economia di guerra a scapito di una economica di pace, ma noi non ci stiamo. Questo taglio ha scaturito una reazione importante e così grazie ai volontari e all'Anpi noi continueremo quella attività di accoglienza e conoscenza che qualcuno vorrebbe impedire". 

Il ministro Crosetto: “I fondi ci sono, il Comune li ha chiesti in ritardo”

Alle parole del sindaco di Marzabotto, arriva la risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Nell'ansia della sinistra di 'dimostrare’ che ‘pericolosi fascistì’ sono al potere in Italia, scopro che il sindaco del Pd di Marzabotto prima si dimentica di chiedere i fondi per il Sacrario. Poi li chiede in ritardo. Poi urla che li abbiamo tagliati. I fondi ci sono e ci saranno”.

Il ministero della Difesa si dice "stupito delle pretestuose polemiche odierne suscitate da un lamentato 'taglio’ dei contributi per il mantenimento del monumento del sacrario di Marzabotto da parte del sindaco della città. Nulla di più falso, sbagliato e mendace”. Il ministero precisa che “il Comune avrebbe dovuto avanzare la richiesta del proprio contributo entro il mese di maggio, ma la richiesta è giunta agli uffici preposti solo nel mese di agosto”, aggiungendo che sono “speculazioni utili ad accusare l'attuale governo di una pericolosa deriva 'fascistà e reazionaria’”.

Le polemiche

Sulla vicenda di Marzabotto l'onorevole Andrea De Maria promette battaglia. "Nel suo intervento per la cerimonia dell'anniversario dell'eccidio di Marzabotto - spiega il deputato del Pd - la sindaca Cuppi ha con grande forza denunciato un taglio molto rilevante delle risorse destinate dal Ministero della Difesa al Sacrario dei caduti delle vittime dell'eccidio di Monte Sole. Una scelta grave ed inaccettabile. Quel Sacrario è un presidio di Memoria, visitato ogni anno da migliaia e migliaia di giovani e cittadini, un luogo dove vivono le ragioni della nostra Democrazia nata dalla Resistenza antifascista. Presenterò una interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero di ripristinare il finanziamento del Sacrario".

"La Memoria non è questione contabile”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini con un post su Facebook, che definisce la scelta “sbagliata e inaccettabile, motivata dall'assenza di risorse, che arriva nei giorni delle commemorazioni dell'eccidio nazifascista, il più sanguinoso della Seconda guerra mondiale in Italia”. A giudizio di Bonaccini, “per il sacrificio di chi ha perso la vita, Marzabotto è anche simbolo della rinascita democratica del nostro Paese. Oggi un luogo di memoria, messaggero di pace e solidarietà. Tagliare quei fondi, che di certo non incidono sul bilancio dello Stato, è un'offesa alle vittime stesse e ai sopravvissuti, ai volontari che vi lavorano, alla sua comunità, alla nostra regione e all'Italia. Il Governo - conclude - rimedi a questa assurdità”.

Lapidario anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "Questo tentativo di ostacolare la memoria - dichiara Lepore - si inserisce in un preciso disegno per togliere significato ad un luogo che è un punto di riferimento per l'antifascismo. E' chiaro che questo è un tentativo per sostituire la solidarietà, che sta alla base del nostro stato e dell'antifascismo, con il nazionalismo". 

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