Addio a caloriferi e vecchie lavagne: a Monteveglio inaugurano le elementari hi-tech

La nuova scuola consumerà soltanto energia solare. E' l’unica in Italia a potere vantare il massimo livello di efficienza energetica: A+

La nuova scuola elementare a Monteveglio (Bologna)

La nuova scuola elementare a Monteveglio (Bologna)

Monteveglio (Bologna), 12 settembre 2015 - LA NUOVA scuola elementare di Monteveglio è piena di luce, consuma solo energia solare e appare un po’ come un villaggio di campagna alle porte del capoluogo e ai piedi del colle del castello medievale. Per le sue dimensioni (più di 3mila metri quadri) è l’unica in Italia a potere vantare il massimo livello di efficienza energetica, quella che nella nostra regione si classifica ‘A+’. Il tutto grazie ai muri spessi quasi 80 centimetri e a pannelli fotovoltaici messi sul tetto che con una potenza di 40 Kw garantiscono estate e inverno l’energia elettrica necessaria a riscaldare, rinfrescare, illuminare ed alimentare tutti gli apparati utili ad una scuola che è già un modello.

Il sindaco Ruscigno accarezza con gli occhi la targa dorata che certifica la Casaclima oro e promette che fra i tanti tubi che attraversano la centrale tecnologica quella del gas non c’è. Nelle quindici aule e negli otto laboratori non ci sono né i termosifoni e neppure gli interruttori. Perché i sensori al soffitto registrano la presenza di persone ed accendono (e spengono) automaticamente le lampade a led.

Il progetto dell’architetto Enrico Termanini, che ha sviluppato l’esecutivo dell’appalto integrato vinto dalla KS costruzioni dei fratelli Sforza con sede a Teramo, fra fondamenta e terreno ha creato una specie di cuscinetto isolante capace di fare quasi ‘galleggiare’ la scuola che è stata orientata in modo da sfruttare al massimo l’esposizione al sole dei pannelli, ed ottenere anche l’illuminazione massima delle ampie vetrate dotate di infissi ad alta capacità di tenuta ed isolamento.

Da martedì i più di trecento alunni dai 6 ai 10 anni di Monteveglio saranno i primi studenti ad utilizzare le aule che hanno le dimensioni massime previste dagli standard: almeno 50 metri quadrati ciascuna. Le maestre non dovranno neppure aprire le finestre per arieggiare gli ambienti dal momento che un sistema informatizzato rileva umidità e temperatura e provvede al ricambio d’aria (non senza avere pre-riscaldato o raffreddato a seconda delle stagioni l’aria presa dall’esterno).

Inutile aggiungere che le lavagne interattive (Lim) sono già piazzate in tutte le classi e che dietro la cattedra ci sono le prese per la connessione Internet. Il tutto è costato 4,4 milioni di euro: oggi il taglio del nastro con il sindaco Daniele Ruscigno, l’assessore regionale (ed ex sindaco di Monteveglio) Raffaele Donini e l’architetto Ilaria Brauer.

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