Skiantos Bologna: "La lezione degli anni '70"

La band al DamsLab presenta un brando inedito su testi di Tondelli. Dandy Bestia: "Un amore squilibrato"

Una foto degli Skiantos

Una foto degli Skiantos

Bologna, 12 maggio 2022 - Gli anni Settanta? Non se ne sono andati. Una frase sentita e risentita, ma non un modo di dire: è la verità. Lo raccontano direttamente loro, i protagonisti di quegli anni, chi ha vissuto la scena artistica e musicale bolognese in un periodo a dir poco rivoluzionario. Gioia e rivoluzione : proprio questo il titolo scelto per l’appuntamento con gli Skiantos che questa sera alle 19, al DamsLab (piazzetta Pasolini 5/b), conclude il ciclo di incontri Rock e ribellione nella Bologna di fine anni ‘70 , a cura di Pierfrancesco Pacoda e inserito nel cartellone de La Soffitta 2022 – Bologna Crocevia di Culture . Dopo i forum con Confusional Quartet e Gaznevada , arriva così la band irriverente per eccellenza, che per l’occasione darà vita a un’esibizione dal vivo presentando anche un brano inedito, musicato su un testo scritto da Pier Vittorio Tondelli . Il dialogo con gli invitati si alternerà all’ascolto di brani, proiezioni di materiale d’archivio, video e musica dal vivo. L’incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook DAMSLab/La Soffitta e sul canale YouTube DAR – Dipartimento delle Arti. Per partecipare in presenza è obbligatorio l’utilizzo di mascherina FFP2. Info: damslab.unibo.it; facebook/damslab.lasoffitta.

Fabio Testoni, meglio note come Dandy Bestia, chitarrista degli Skiantos e componente della band fin dalle origini: ‘Gioia e rivoluzione’, quindi... Ma gli anni ‘70 sono davvero ancora qua?

" Gioia e rivoluzione perché èil titolo di una canzone di Area e credo che sia perfettamente emblematico. C’era davvero un’atmosfera unica, rivoluzionaria, non erano solo gli Anni di Piombo. Ma come dice un mio vecchio amico sono anche gli Anni di Pongo, cioè di grande creatività".

E, oggi, le persone che hanno plasmato quel Movimento nei ‘70 vengono a raccontarlo in prima persona a vecchie e nuove generazioni. C’era bisogno di rievocare un po’ quell’atmosfera?

"Sì, perché credo che peggio di quello a cui stiamo assistendo ormai ci sia davvero poco. Forse è proprio un bene ricordarci, adesso, cos’è stato quel momento, con tutto quello che ne conseguenze, tra momenti felici e tragici".

Pensa alla guerra?

"A tante cose, in quegli anni c’erano il terrorismo e tanta violenza".

C’è una lezione che si può imparare?

"Lo spero molto. Credo possa emergere come da una parte ci fosse il terrore, così come dall’altra ci fossero l’arte e l’assoluta volontà di non guerreggiare. Una vera repulsione verso la violenza".

Il brano inedito che suonate, invece, come si intitola?

" Amore squilibrato . Il testo è di Tondelli, ma ho scelto io il titolo".

Sulla base di cosa?

"Il foglio che avevo con me aveva solo le parole, e non il titolo, così... La musica invece l’abbiamo registrata con gli Skiantos e lo presenteremo questa sera per la prima volta. Il titolo l’ho scelto perché è questo il messaggio, il racconto di un amore gay fatto con grandissimo senso dell’ironia. Ecco, questo è un argomento che ancora oggi resta un tabù per certi versi".

Secondo lei meriterebbe un approccio o una trattazione differenti?

"Nel testo di Tondelli è trattato molto bene. Sicuramente ci sono tanti passi avanti che ancora si possono fare. Era così negli anni Settanta e si può fare molto ancora oggi".

 

 

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