Bologna, Matilde Caputo oro nel pattinaggio: "Ho lasciato tutto per volare sui pattini"

La 15enne si è appena laureata campionessa del mondo a Buenos Aires in coppia con l’imolese Jacopo Campoli

Crevalcore, 3 novembre 2022 - È appena tornata dall’altro capo del mondo con una medaglia d’oro al collo. Matilde Caputo, 15 anni, di Crevalcore è la neo campionessa del mondo di pattinaggio artistico. In coppia con Jacopo Campoli, portacolori dell’Imola Roller, ha conquistato recentemente il titolo mondiale nella categoria Juniores ai World skate games di Buenos Aires. Matilde abita a Crevalcore con la famiglia e ha un fratellino di 5 anni, si allena con la società sportiva TM Roller Academy di Sant’Agata e frequenta il secondo anno di liceo linguistico all’istituto superiore Archimede di Persiceto.

Matilde Caputo sul podio in Argentina
Matilde Caputo sul podio in Argentina

Matilde, quando ha iniziato a pattinare?

"Sono nata a Trieste e ho iniziato a pattinare a tre anni per caso, su invito di una conoscente che aveva una piccola società amatoriale, in provincia di Gorizia. Ho fatto la mia prima gara a quattro anni e mezzo, partecipando per gioco, poiché nessuno della mia famiglia è stato un pattinatore, e vincendola. A sei anni mi sono trasferita in Veneto, in provincia di Treviso, per pattinare con Ruben Omar Genchi, con il quale sono rimasta fino ai 12 anni, vincendo tutte le competizioni dagli otto anni in su".

Quando si è trasferita nel Bolognese?

"A 12 anni, entrando nelle categorie federali, mi sono trasferita con la famiglia prima a San Giovanni in Persiceto e poi a Crevalcore, per poter pattinare con Annalisa Marelli, tecnico federale di altissimo livello e con una notevole preparazione. Questa scelta ha comportato il totale abbandono della vita precedente, compagni di scuola, amici, parenti, e tutti i luoghi a me cari, per poter portare avanti quella che ormai è una vera e propria professione, considerando che dedico al pattinaggio una media di 4 ore al giorno da 12 anni a questa parte. La scelta di diventare un’atleta di Annalisa Marelli ad oggi posso dire che è stata la migliore che potessi fare, perché sono riuscita a rimanere ai vertici del pattinaggio internazionale".

Come è nata la decisione di pattinare in coppia?

"Su suggerimento della mia allenatrice ho rivolto lo sguardo anche alla coppia artistico, e ho avuto il grandissimo onore e fortuna di conoscere Jacopo Campoli, dell’Imola Roller, il mio partner, con il quale, dopo solo due anni di allenamenti, ho vinto i campionati del mondo che si stanno svolgendo in Argentina. Sono onorata di averlo conosciuto perché è un ragazzo come pochi, rispettoso, umile, e lavoratore".

Come considera l’anno sportivo appena concluso?

"E’ stato il più impegnativo della mia carriera, ma ho avuto grandissimi risultati, vincendo 10 ori e due argenti in gare prestigiosissime. Frequento il secondo anno di liceo linguistico, e nonostante il mio grosso impegno con lo sport, ho ottimi voti a scuola. I miei primi sponsor, manager e fan sono la mia famiglia, che non si risparmia in nulla per darmi sempre la prima scelta in ogni settore: preparatori atletici, fisioterapisti, coreografi, body e tutto ciò che serve per gli allenamenti, e sono sempre i migliori sul campo".

E’ difficile praticare il pattinaggio?

"Vivere lo sport ai miei livelli non è sempre facile: devo stare attenta ogni giorno alla mia alimentazione, e non è semplice rinunciare al cibo; il pattinaggio è uno sport molto impegnativo perché devi avere la potenza per chiudere salti tripli, ma anche la leggerezza e la grazia per non essere pesante sui pattini. La mia allenatrice è molto umana, comprensiva e molto attenta ai miei bisogni e sa molto bene che staccare la spina e il riposo sono importanti come gli allenamenti".

 

 

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