Aradori: "Fortitudo, ritroviamo la cattiveria"

Il cannoniere sicuro: "Stiamo cambiando pelle, ma l’impegno e la voglia ci sono sempre. Adesso concentriamoci solo su Forlì"

Aradori: "Fortitudo, ritroviamo la cattiveria"

Aradori: "Fortitudo, ritroviamo la cattiveria"

di Filippo Mazzoni

L’hanno definito un lusso per la serie A2, il terzo americano della Fortitudo. In realtà Pietro Aradori è la prima punta di una Fortitudo che deve ancora scoprire Vasl e fare i conti con un Thornton che febbre di domenica a parte è il fantasma di se stesso. A Pistoia Aradori ha fatto quel si chiede ad un giocatore di qualità, segnando 28 punti, ma anche assumendosi certe responsabilità. Vedi l’ultimo tiro sbagliato che a fine tempi regolamentari poteva dare la vittoria alla Effe.

Ancora amareggiato per il ko di Pistoia?

"Il PalaCarrara è un campo difficile lo sapevamo, ma eravamo a + 5 a poco più di 1’ dalla fine, dovevamo gestirla meglio nel finale".

In Toscana è arrivata la quarta sconfitta di fila.

"Diamo il massimo, non è una mancanza di voglia o impegno, ma problematiche tecniche. Con Pistoia dovevamo chiuderla prima. Il ko con i toscani pesa forse meno delle sconfitte con Chieti, Mantova e Ravenna".

Cosa è mancato?

"La sicurezza e l’abitudine a giocare e vincere partite punto a punto. Siamo in fase di evoluzione, stiamo cambiando pelle grazie all’inserimento dei nuovi e la pausa è servita a questo, ma ci stiamo lavorando".

Vasl indisponibile, Thornton febbricitante, Italiano e Candussi fuori per 5 falli, siete arrivati stanchissimi.

"Verissimo, ma bastava che fosse entrato un canestro in terzo tempo in più e adesso staremmo a parlare di una vittoria e di tutt’altro. A volte basta poco per cambiare le sorti di una partita o di una stagione".

Dalmonte ha parlato della sconfitta di Pistoia come di un’occasione persa per raggiungere i playoff. Con Forlì avrete una seconda opportunità per sigillare il sesto posto.

"Forlì è un’ottima squadra, la conferma è la prima posizione che occupa. Sta giocando una pallacanestro migliore della nostra. Sarà una partita difficile, ma noi vogliamo vincere e ce la metteremo tutta".

Playoff che arrivando sesti sarebbero certi.

"Prima di parlarne arriviamoci conquistandoli sul campo, poi casomai potremo anche vedere con che prospettive li affronteremo".

La prevendita dei biglietti procede spedita, domenica ci sarà tanto pubblico.

"Il clima del PalaDozza è sempre molto caldo, a maggior ragione nelle partite contro squadre con cui c’è una forte rivalità come Forlì".

Si parla di una Fortitudo nervosa, specie nell’ultimo periodo.

"Non siamo nervosi. A volte capita di giocare sottotono, come a volte capita che anche gli arbitri non sia all’altezza della situazione e questo può portare a perdere un po’ di lucidità".

A Pistoia avete risposto a un tifoso che vi contestava.

"Siamo tutti essere umani, dopo una sconfitta c’è frustrazione nel tifoso, ma anche in noi giocatori. In campo abbiamo dato tutto e anche di più e vedersi contestare può portare a una reazione. Da noi giocatori si pretende un atteggiamento sempre perfetto vero, ma lo stesso deve valere per un padre di famiglia di 50 anni. Detto ciò voglio ringraziare i ragazzi della Fossa che ci sono sempre vicini e che in casa e in trasferta ci sostengono incondizionatamente".

Non possiamo non fare una domanda sulle dichiarazioni rilasciate da Matteo Gentilini che vuole acquisire il pacchetto di maggioranza della Effe.

"Sono cose che non mi competono, credo che sia giusto che io pensi solo a fare il giocatore e ad aiutare la squadra a vincere domenica con Forlì".

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