Champions, il Bologna trova nuovi alleati: il ranking Uefa e la questione Milan

Con questi parametri cinque italiane nella coppa più ambita. E le perquisizioni in casa Milan potrebbero avere degli strascichi

L'abbraccio tra i giocatori del Bologna dopo l'impresa di Bergamo (foto Schicchi)

L'abbraccio tra i giocatori del Bologna dopo l'impresa di Bergamo (foto Schicchi)

Bologna, 14 marzo 2024 – Empoli è la prima delle dieci giornate rossoblù in cui o si fa la Champions o (non) si muore: semplicemente perché male che vada, a meno di non voler ipotizzare un crollo verticale e sfregando tutti gli amuleti, a fine maggio per il Bologna è difficile immaginare che il premio di consolazione non sia l’Europa League o la Conference League.

E tuttavia perché non correre per la Champions quando tanti elementi oggi convergono in quella direzione? In sintesi, ecco i tre principali ‘alleati’ di Thiago nella corsa a centrare la più nobile delle competizioni continentali:

1) il ranking Uefa

Continua ad assegnare all’Italia, con ampio margine, la possibilità di iscrivere cinque squadre alla prossima Champions League;

2) l’incognita Milan

Un terremoto giudiziario dagli esiti imprevedibili, ma che, una volta che la giustizia sportiva avrà fatto il suo corso, potrebbe portare in dote ai rossoneri una penalizzazione di punti nel campionato in corso e/o una clamorosa esclusione dalle coppe nella stagione 2024-25 decisa dall’Uefa;

3) la forza del Bologna

Al netto della battuta d’arresto con la capolista Inter resta saldamente ancorato al quarto posto, con un buon gruzzolo di punti sulle inseguitrici Roma e Atalanta, e a seguire sulle più distaccate Napoli e Fiorentina, lasciando fuori dai giochi quella Lazio che perdendo in casa con l’Udinese si è chiamata fuori da sé dalla corsa Champions.

Ora: l’eliminazione in Champions del Napoli per mano del Barcellona non cambia quasi nulla. In compenso, se oggi in un colpo solo passassero il turno Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina (o anche tre delle quattro) ecco che la prospettiva di arrivare a fine stagione tra le prime due nazioni del ranking Uefa, con annessa la possibilità di iscrivere cinque squadre a testa alla prossima edizione della Champions, diventerebbe quasi una certezza.

Le inseguitrici 

A quel punto l’obiettivo dei rossoblù diventa quello di non farsi mangiare il gruzzolo di vantaggio sulle inseguitrici. Chi oggi sembra stare meglio di tutti è la Roma di De Rossi e Dybala, che è diventata una macchina quasi perfetta in grado di non perdere nemmeno nelle giornate storte (vedi il 2-2 al fotofinish con la Fiorentina). I giallorossi, che sono a -3 dal Bologna, tra tre giornate avranno la trappola derby e a seguire, dalla trentatreesima alla trentaseiesima giornata, una sequenza da brividi con Bologna, Napoli, Juventus e Atalanta.

Rossoblù in ancora più netto vantaggio sull’Atalanta, perché il +4 che sta scritto nella classifica in realtà è un +5 avendo il Bologna vinto entrambi gli scontri diretti. Le prossime due saranno gare chiave per la Dea: prima la Fiorentina in casa, poi il Napoli al Maradona.

Proprio quel Napoli (a -7 dai rossoblù) a cui resta solo il sogno Champions, realizzabile a patto di vincere gli scontri diretti. Gli azzurri da qui a fine maggio ne giocheranno quattro, con (nell’ordine) Atalanta, Roma, Bologna e Fiorentina. Ci sarebbe anche la viola teoricamente iscritta a questa corsa: ma con tante occasioni sprecate la squadra di Italiano è la più svantaggiata di tutte.

Anche perché ha subito un trittico da paura: trasferta in casa Atalanta, Milan al Franchi e Juve da affrontare allo Stadium. Corsa che può naufragare in partenza.

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