Questo Bologna ha messo le ali: ora anche l’attacco è da Europa

Due poker di fila per una fase offensiva che finalmente gira. Merito anche della ritrovata verve di Orso e Saele

Questo Bologna ha messo le ali. Ora anche l’attacco è da Europa

Questo Bologna ha messo le ali. Ora anche l’attacco è da Europa

Bologna, 13 febbraio 2024 – Il gol di Alexis Saelemaekers con il Sassuolo, poi la doppietta di Riccardo Orsolini con il Lecce: il Bologna ha finalmente messo le ali e ora anche l’attacco è da Europa.

Che qualcosa stesse cambiando negli equilibri del Bologna lo raccontavano i numeri. La squadra di Motta era arrivata a Natale quarta in classifica e dopo una prima parte di stagione in cui la difesa aveva viaggiato tra il secondo e il quarto miglior reparto arretrato della serie A. Il problema era l’attacco. Anzi, il gol: Thiago lo aveva detto di dover lavorare su quell’aspetto, specie incontrando squadre meno propense a giocare a viso aperto: "Studiamo nuove soluzioni ogni giorno". Anche perchè, con il dodicesimo attacco della serie A, sarebbe stato complesso tenere il passo da Europa. Gli otto gol segnati con Sassuolo e Lecce hanno fatto impennare le quotazioni dei rossoblù, che oltre a scalare la classifica generale a presentarsi al derby con la Fiorentina con la possibilità di tornare al quarto posto che vale la Champions, scalano anche la classifica offensiva: il Bologna è salito a 33 reti segnate e ha il settimo miglior attacco della serie A.

Attacco da Europa, quindi, staccato di 3 soli gol da Juventus e Fiorentina, a quota 36. Nelle ultime settimane i rossoblù hanno superato Genoa, Lazio, Sassuolo, Napoli e Frosinone. Ha finalmente messo le ali, il Bologna. Zirkzee non è più solo, Orsolini lo ha raggiunto a quota 8 reti in cima alla classifica dei marcatori rossoblù. Saelemaekers ha trovato la sua prima rete in rossoblù. Lo stesso discorso vale per Odgaard, in gol all’esordio contro il Lecce, e Beukema al suo primo centro in campionato, che hanno fatto salire a 10 i giocatori a segno fin qui in campionato. Ma la cooperativa sale a 13 marcatori diversi se si considerano le reti di Corazza, Van Hooijdonk e Ndoye in Coppa Italia. Ndoye promette di essere nuova benzina nel motore e cosa sia capace di fare lo ha dimostrato a San Siro con l’Inter. Non solo: con lui in campo, nelle cinque gare che hanno preceduto il suo infortunio, quattro vittorie (con Torino, Salernitana, Roma e Atalanta) e un pareggio (a Lecce).

E’ tornato pure Karlsson, fin qui oggetto misterioso. Recuperare gli uomini significa per Thiago poter gestire le energie e poter puntare sulle ali anche in avvio e non dover sacrificare talento in avvio di gara: perché il tecnico gioca sui 90 minuti e vuole cambi che possano spaccare la gara. Ora li ha. E ha centrocampisti con il gol addosso come Ferguson (5) e Fabbian (3), tra i marcatori insieme a Moro (1), De Silvestri (2) e Lykogiannis.

All’appello manca Posch, 6 gol un anno fa. E sempre più vicino a iscriversi alla lista dei marcatori c’è Calafiori, sempre più centrocampista aggiunto e uno dei segreti del nuovo Bologna a trazione anteriore. E’ salito il rendimento delle ali, sta crescendo di condizione, dopo il richiamo atletico di gennaio, la squadra di Thiago. E soprattutto cresce l’intesa tra i rossoblù, che ha sempre più nelle proprie corde il sistema di Thiago, macchina perfetta. Con un attacco così il sogno può diventare realtà.

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