Bologna, rebus Soriano: un anno senza gol

L’ultima rete il 16 agosto scorso, nella gara di Coppa Italia con la Ternana. Il capitano si è perso dopo aver sognato gli Europei

Migration

di Massimo Vitali

Martedì a Casteldebole per il capitano non ci saranno né torta né candeline, semplicemente perché non c’è nulla da festeggiare per un anno senza gol. Eppure è la ricorrenza indesiderata che aiuta ad inquadrare il tunnel in cui da tempo si è infilato Roberto Soriano. L’ultimo suo gol ufficiale reca per l’appunto la data del 16 agosto 2021, nel funesto Bologna-Ternana 4-5 di Coppa Italia. A margine di quella serata calcisticamente drammatica un solo raggio di sole fece capolino in mezzo alle nubi più fosche: almeno, si disse, Soriano ha ricominciato da dove aveva lasciato.

Quello era il Soriano reduce dai 9 gol più 7 assist che a maggio gli avevano fatto sfiorare la convocazione nell’Italia di Roberto Mancini, che poi avrebbe trionfato agli Europei. Il gol alla Ternana, però, per il capitano si è rivelato un fuoco fatuo. Da quel dì, tra cambi di modulo, migrazioni di ruolo, legni colpiti (clamoroso quello timbrato a marzo al Franchi nel derby con la Fiorentina) e amnesie improvvise davanti alla porta, Soriano non è più riuscito a depositare un pallone in fondo al sacco.

Gli è andata solo un po’ meglio con gli assist, 4 in tutto nello scorso campionato, l’ultimo dei quali mandò in gol Arnautovic allo Stadium con la Juve lo scorso aprile.

Decisamente poco per chi, fin dal primo giorno dell’arrivo di Mihajlovic, è stato trascinatore in campo e anima del Bologna nello spogliatoio. Anima è la parola giusta, perché il trentunenne di Darmstadt in tutte le cose che fa ci mette sempre impegno e cuore.

Grazie a questa dedizione speciale alla causa un anno fa Sinisa gli ha consegnato la fascia di capitano. Del resto pochi si fidano di Soriano come Mihajlovic: dopo il colpo di fulmine scoccato nei due anni alla Sampdoria, quella che è appena cominciata è la settima stagione in cui Soriano e Sinisa vivono sotto lo stesso tetto.

Si fida così tanto di Soriano il serbo che lunedì notte col Cosenza, dopo una settimana passata a provare senza costrutto Orsolini e Barrow come punte esterne del tridente, Sinisa ha estratto dal cilindro la coppia Soriano-Sansone.

Considerato il legame fortissimo che c’è tra i due amici cresciuti in Germania da famiglie del Sud, il gol di Nicola ha restituito un po’ di sorriso a Roberto. Anche se resta un palliativo. In Coppa Italia Soriano è apparso poco reattivo sul piano atletico e annebbiato nelle idee.

Del resto con l’arrivo di Arnautovic da un anno la mattonella da trequartista puro che lo esaltava non c’è più: ma basta questo a spiegare la crisi? Nel dubbio balla anche il rinnovo di contratto, con l’attuale vincolo che scade nel 2023.

Soriano ha ripetuto in tutte le salse che vorrebbe prolungare la sua avventura in rossoblù, anche a costo di ridursi in modo sensibile l’ingaggio.

Il club ha preso atto, ma ha spostato la pratica più avanti, a mercato chiuso. Ha preso atto anche la fidanzata storica Martina, ma con ben altro slancio, quando Roberto a luglio le ha messo al dito l’anello con tanto di promessa di matrimonio. Nozze terapeutiche per un capitano in cerca di se stesso.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro