Cagliari-Bologna, lnzaghi è furioso. "Presi gol assurdi"

Il tecnico del Bologna: "Questa squadra non vince in trasferta da quasi un anno, i problemi c'erano prima e continuano ad esserci"

Filippo Inzaghi (foto Lapresse)

Filippo Inzaghi (foto Lapresse)

Bologna, 6 ottobre 2018- "Dovrò cercare di intervenire perchè non si può lasciare Joao Pedro completamente da solo in occasione del primo gol". Filippo Inzaghi avrà da lavorare durante la sosta di campionato perchè il suo Bologna ha concluso l'ultimo ciclo di gare prima della pausa con una sconfitta (FOTO) arrivata sul campo di Cagliari: "Sono molto arrabbiato per i gol presi perché per come lavoriamo sono assurdi. Evidentemente-si rammarica- dovremo lavorare ancora di più".

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Tra i colpevoli di questa sconfitta non c'è però solo il reparto difensivo: "Quando perdi- dice Inzaghi- i problemi ci sono stati in tutti i settori. Dispiace perché venivamo da due partite ben fatte in casa". E invece il Bologna in trasferta continua a faticare: "Questa squadra non vince in trasferta da quasi un anno-ricorda Inzaghi- e questo vuol dire che c'erano dei problemi, altrimenti non sarei qua io con 10 giocatori nuovi, e che dei problemi ci sono ancora. È vero che abbiamo tirato in porta più del Cagliari, ma dovevamo tirare meglio. Dobbiamo migliorare e farlo dalla prossima partita". La cosa positiva è che il Bologna, secondo Inzaghi, ha dimostrato di poter fare bene.

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Il capitano Blerim Dzemaili censura invece l'approccio alla gara: "Abbiamo regalato 35 minuti ed in serie A non puoi permetterti di regalarne neanche 5. Nei restanti 60 minuti però- sottolinea- abbiamo dimostrato di poterli mettere in difficoltà, facendo vedere il nostro carattere".

È proprio dalla seconda parte di gara che il Bologna dovrà ripartire alla ripresa di campionato contro il Torino: "Dobbiamo capire cosa ci è mancato all'inizio e perché non siamo stati all'altezza. Manca poco ma in quel poco dobbiamo migliorare". Un approccio non all'altezza lo ha visto dal centro del campo anche Adam Nagy: "Abbiamo dormito un po'- dice l'ungherese in perfetto italiano. Sapevamo che loro erano bravi nei cross e nei colpi di testa e ci eravamo preparati bene per contrastarli". E invece qualcosa non ha funzionato e si sono scombinati i piani: "Volevamo arrivare alla sosta con una bella prestazione ed eravamo venuti qua per i tre punti"- racconta Nagy.  Prima della pausa c'e stata invece un'altra sconfitta.

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