Gigi Radice morto, fu due volte allenatore del Bologna. Fece debuttare Mancini

L'ex tecnico rossoblù si è spento all'età di 83 anni. Era malato da tempo

Gigi Radice

Gigi Radice

Bologna, 7 dicembre 2018 - Si è spento dopo una lunga malattia l'ex tecnico Luigi Radice, detto Gigi. Aveva 83 anni e da tempo non appariva più in pubblico. Infatti, solo nel 2015 il figlio Ruggiero rese pubblica la malattia del padre, colpito dall'Alzheimer. 

Radice, nato a Cesano Maderno (provincia di Monza) e conosciuto nel mondo del calcio come 'Occhi di ghiaccio', è stato l'allenatore dell'ultimo scudetto del Torino nella stagione 1975-1976. Ma Radice, nella sua lunga carriera professionistica, ha incrociato in due occasioni anche il Bologna. Con i rossoblù sedette in panchina con alterne fortune.

Nel 1980-81 prese in eredità una pesante situazione. I rossoblù, in quella stagione, partirono con un handicap in classifica di -5 a causa dello scandalo Totonero, ovvero il caso legato al calcioscommesse che colpì il calcio italiano nel 1979-80 e vide coinvolti giocatori, dirigenti e società di Serie A e B, i quali truccavano le partite attraverso scommesse clandestine. Grazie all'operato di Radice, però, il gap in graduatoria fu lasciato subito alle spalle, e i rossoblù finirono il campionato al settimo posto.

In quell'anno Radice ebbe il merito di far esordire in serie A un 16enne che poi scriverà pezzi si storia del calcio italiano e internazionale: Roberto Mancini. E, per la precisione fu il il vice di Radice, Mirko Ferretti, a farlo debuttare in prima squadra nel torneo di Capodanno, mentre Radice era al Mundialito per un aggiornamento professionale. A causa di incomprensioni col discusso presidente Fabbretti (proprio legate al Mancio, che l'anno successivo venne venduto nonostante Gigi fosse contrario), Radice, alla fine della stagione lascerà il Bologna e si farà sedurre dalla sirena più amata, quella milanista. 

Così l'anno successivo, 1981-1982, il ritorno al Milan da allenatore conclusosi con un esonero. Nel 1983 Radice passò al Bari in Serie B, nel 1983 in ritorno a Milano per una stagione, sponda Inter. Nel 1984 Radice ritrovò la panchina del Torino e ottenne subito un secondo posto in classifica, l'avventura granata terminò nell'estate del 1989. La stagione seguente la panchina della Roma. 

Ed ecco il ritorno a Bologna nel 1990-91, nell'era Corioni, ma questa volta l'esperienza fu infausta. Gli emiliani terminarono il torneo all'ultimo posto. Era il 26 maggio 1991. Radice era subentrato a novembre a Franco Scoglio, ma l'avvicendamento non evitò la retrocessione in B

L'ex tecnico, oltre a vincere da giocatore 3 scudetti e la coppa dei campioni del 1963 col Milan e vantare 5 convocazioni con la Nazionale maggiore, da allenatore guidò anche il Cesena che portò alla promozione in Serie A nel 1974 con una striscia di 14 successi consecutivi

Il ricordo del Bologna

Il Bologna calcio ha omaggiato l'allenatore scomparso con un messaggio su Twitter.

"Si è spento a 83 anni Gigi Radice, che allenò il Bologna nelle stagioni 1980-81 e 1990-91. Nella prima occasione conquistò il 7° posto, guidando una squadra che è rimasta nel cuore dei tifosi. Tutto il Bologna Fc 1909 partecipa al lutto della famiglia". 

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