Morto Gigi Simoni, l'allenatore gentiluomo era originario di Crevalcore

L'ex mister dell'Inter di Ronaldo e di diverse altre squadre di serie A, si è spento all'ospedale Cisanello di Pisa a 81 anni

Luigi Simoni

Luigi Simoni

Crevalcore (Bologna), 22 maggio 2020 - Il mondo del calcio in lutto per Gigi Simoni. L'ex allenatore dell'Inter di Ronaldo e della prima Coppa vinta nell'era Moratti, era originario di Crevalcore (in provincia di Bologna, dove era nato il 22 gennaio 1939) e aveva 81 anni. Ha guidato diverse squadre di serie A: su tutte l'Inter, poi Napoli, Pisa e Piacenza, Lazio e Torino, solo per citarne alcune. 

Simoni è morto intorno a mezzogiorno all'ospedale Cisanello di Pisa,. L'ex allenatore, nonché tecnico che detiene il record di promozioni in serie A, era malato da circa un anno. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla famiglia con una breve nota nella quale si fa sapere che "accanto al mister gentiluomo, raro esempio di stile e sobrietà, c'erano la moglie Monica e il figlio Leonardo".

A giugno 2019 Simoni era stato ricoverato dopo un malore nella sua abitazione di San Piero a Grado (Pisa). Negli ultimi giorni il suo stato di salute si era ulteriormente aggravato.

Chi era Gigi Simoni

All'anagrafe Luigi, per amici e avversari semplicemente 'Gigi'. Il tecnico di Crevalcore è stato uno degli allenatori più amati e rispettati. Merito del suo stile misurato e mai sopra le righe che ha caratterizzato la sua lunga carriera, dalla sua prima esperienza in panchina al Genoa (1975 al 1978 dove tornerà i altre due occasioni) passando per Brescia, Pisa, Empoli, Cosenza, Carrarese, Cremonese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, Cska Sofia, Ancona, e nuovamente Napoli, Siena, Lucchese, Gubbio per finire con la Cremonese nella stagione 2013-2014.

Onesta la carriera da calciatore: giovanili della Fiorentina e poi Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa dove chiuse nel 1974. L'impatto da allenatore fu subito vincente. Arrivato alla guida del Genoa nell'estate del '75 l'anno dopo il suo primo incarico ottenne la promozione in Serie A. Passaggio di categoria che ripeterà altre volte portando agli onori della massima divisione squadre come il Pisa, il Brescia, la Cremonese (di cui fu artefice del periodo d'oro assieme al presidente Luzzara) e l'Ancona, oltre ad ottenere una promozione in C1 con la Carrarese. 

Profondo conoscitore del mondo del calcio, Simoni oltre alle doti tattiche ha avuto tra le sue migliori qualità la capacità di parlare con i giocatori e motivarli. Il momento più alto della sua carriera probabilmente l'approdo all'Inter nella stagione 1997-98. I nerazzurri, spinti da Ronaldo contendono il titolo alla Juve perso tra le polemiche nello scontro diretto a Torino caratterizzato dall'orami famoso contatto in area tra Iuliano e Ronaldo. I 'veleni' per il mancato scudetto trovano consolazione nella vittoria della Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio. L'anno seguente, coi nerazzurri rafforzati dall'arrivo di Baggio, non sarà fortunato per Simoni esonerato a novembre ma per sempre nei cuori dei tifosi.  Una carriera in panchina lunga quasi 40 anni per il tecnico emiliano che ha visto alti e bassi. Per lui oltre a promozioni, un successo europeo con l'Inter e il riconoscimento della 'Panchina d'oro' 1997-1998 anche qualche delusione, 3 retrocessioni (due col Genoa e una con la Cremonese) e 8 esoneri. 

Il ricordo di Bonaccini

"Se ne è andato Gigi Simoni. Era nato a Crevalcore. Perdiamo un allenatore capace, ma soprattutto un grande uomo di sport", scrive sui social il Governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

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