Dobboletta: "Vogliamo la finale scudetto"

Stasera il via alle semifinali, il capitano dell’UnipolSai detta gli obiettivi della stagione: "Siamo più forti di Parma, sogno il Falchi pieno"

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di Alessandro Gallo

Lorenzo Dobboletta, classe 1994, è un esterno nonché il capitano dell’UnipolSai. Un capitano che vuole trascinare i compagni in finale perché, come ripete lui, con decisione, ma senza arroganza, la Fortitudo cerca non solo la finale. Ma pure lo scudetto.

Dobboletta, si comincia.

"E noi siamo pronti".

Obiettivo?

"Battere Parma e conquistare la finale scudetto".

Facile a dirsi, ma stiamo parlando dei campioni d’Europa.

"Di più, di una squadra molto forte, che ha tante alternative per ruolo. Ma…".

Dica.

"Noi siamo più forti".

Sicuro? In battuta sembrate soffrire un po’.

"Sono sicuro del talento e della voglia dei miei compagni".

Con Parma, ripensando al 2021, avete un conto aperto.

"Vero, sconfitti nella semifinale di Coppa dei Campioni. E nell’unica partita che, dopo, ci poteva ridare l’accesso alla Champions. Senza nulla togliere ai nostri rivali, però, credo che ci sia stata una serie di congiunzioni astrali".

Conoscete bene Parma, ci sono due ex del calibro di Sambucci e Astorri.

"E quest’ultimo è cresciuto tantissimo. Da quando gli sono state tolte le responsabilità di difendere il cuscino di casa base ed è stato spostato in prima o all’esterno batte meglio. Che avesse tanta potenza lo sapevamo anche noi. Ma ora è diventato anche più continuo".

Un rivale in più.

"Massimo rispetto per i nostri avversari, ma noi siamo la Fortitudo".

Il compagno di squadra che l’ha sorpresa di più?

"Beh, credo che Paolini non abbia rivali. Ricardo sta disputando una stagione di altissimo livello".

Le conferme?

"Martini è ancora più tranquillo e più sicuro. Poi c’è Lampe. Conoscevamo il suo valore. Il suo ruolo e la sua figura si avvertono sia in campo sia fuori".

Obiettivo battere Parma, dunque.

"E fare lo stesso con San Marino. Anche se, i tricolori, stanno continuando ad acquistare giocatori di livello e spessore".

Ma se gli altri si potenziano, cosa le dà la certezza che la Fortitudo possa arrivare in fondo?

"Il traguardo scudetto è nel nostro dna".

Lo era anche lo scorso anno.

"Verissimo, ma c’era un’armonia diversa nella passata stagione. In questa vedo un gruppo che sta bene e che rema tutto dalla stessa parte".

Però avete perso l’ultimo confronto in campionato.

"Giusto, con Grosseto. Ma è bastato un lancio sbagliato. Anche se sono contento che a battere quel fuori campo sia stato Paolino Ambrosino. E’ stato nostro compagno di squadra in Fortitudo, so la passione che nutre per il nostro sport. Sono felice per lui, perché merita soddisfazione del genere".

E voi?

"Meglio perdere una partita che per noi non aveva importanze particolari, piuttosto che una gara quando conta veramente. Se posso, però, vorrei aggiungere un aspetto".

Vada.

"Mi piacerebbe vedere il Falchi pieno. I nostri tifosi ci hanno sempre dato una spinta speciale. Sono sicuro che potrebbero farlo anche in questa occasione. Anche se…".

Anche se?

"Purtroppo il calendario ci costringe a giocare la semifinale in pieno agosto. Quando la gente è in vacanza".

Un appello ai bolognesi che sono rimasti in città.

"Non solo, anche quelli in Riviera. Siamo a un’ora dal mare. Al Gianni Falchi andrà in scena uno spettacolo. E noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi".

Oggi (sul monte di lancio parte Raul Rivero) e domani al Falchi alle 20,30. Da lunedì a mercoledì (eventuale) si gioca a Parma. Il meteo non è dei migliori e la federazione ha già deciso che, in caso di pioggia, tutte le gare saranno posticipate di un giorno. In finale (San Marino-Grosseto l’altro confronto) la squadra che per prima ottiene quattro vittorie.

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