Thiago non ha (quasi) dubbi L’unico può essere Dominguez

Probabile conferma del gruppo che domenica ha battuto l’Udinese all’ora di pranzo.

Thiago  non ha (quasi) dubbi  L’unico può essere Dominguez

Thiago non ha (quasi) dubbi L’unico può essere Dominguez

Se il calcio ha una logica, e se è vero che Thiago Motta è un allenatore che sacrifica anche i suoi calciatori più carismatici (vedi Arnautovic, Medel e Soriano) sull’altare della meritocrazia, il Bologna che oggi sfiderà l’Atalanta dovrebbe avere un volto assai simile a quello che domenica ha steso per 3-0 l’Udinese. Così simile da risultare quasi sovrapponibile. Al netto del ritorno dal primo minuto di Skorupski, che con i friulani diede forfait per un attacco di febbre, difesa, centrocampo e attacco dovrebbero proseguire nel solco della continuità. Davanti al numero uno polacco Posch è il terzino destro irrinunciabile, Kyriakopoulos (se non verrà dirottato nel tridente d’attacco) a sinistra dovrebbe spuntarla anche stavolta e non sembra che Bonifazi e Sosa possano scalzare la titolarità che oggi è saldamente sulle spalle di Soumaoro e Lucumì.

A centrocampo Schouten è tornato la ‘lavatrice’ che tanto piaceva a Mihajlovic: la sua maglia da titolare non è in discussione. Moro si è preso il posto fisso un mese fa col Torino e da allora non l’ha più mollato: già 4 le gare da titolare di fila, che promettono di diventare 5 al Gewiss Stadium.

E Ferguson? Stakanovista vero, che fin qui non ha mai rifiatato. Ecco perché lo scalpitante Dominguez, nonostante avverta ancora un fastidio al ginocchio, rappresenta un’opzione da non scartare. In attacco l’equilibratore Aebischer parte in vantaggio su Orsolini, così come Sansone lo è su Zirkzee per il ruolo di centravanti. L’ultima maglia dell’attacco Motta dovrebbe consegnarla a Barrow, che visto l’ottimo momento che sta vivendo è difficile immaginare escluso dall’undici titolare.

Una curiosità: l’ultima vittoria in casa Atalanta la firmò, il 28 gennaio 2009, Sergio Volpi. Sulla panchina del Bologna sedeva Mihajlovic e quella notte i rossoblù s’imposero per 1-0. Oggi Volpi a 49 anni è l’allenatore del Nibbiano&Valtidone, che milita nel campionato di Eccellenza.

m. v.

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