Un mese per avere una Virtus da scudetto

L’obiettivo di Scariolo è recuperare i vari Teodosic, Cordinier, Pajola e Abass e arrivare al meglio ai playoff. Intanto domani si va a Trieste

Un mese per avere una Virtus da scudetto

Un mese per avere una Virtus da scudetto

di Massimo Selleri

I playoff della serie A partiranno sabato 13 maggio. La Virtus ha, quindi, poco più di quaranta giorni per darsi una sistemata e presentarsi tirata a lucido in quella che la storia anche recente dice essere una competizione a parte rispetto alla regular season e dove chi vince può cucirsi sul petto lo scudetto. Tra due settimane lo staff medico conta di concludere il recupero di Isaia Cordinier, Alessandro Pajola e Milos Teodosic, mentre ci vorrà qualche giorno in più per rimettere in pista Awudu Abass. Si tratta di quattro giocatori importanti con Pajo e Abi che, oltre ad occupare ruoli cruciali nelle rotazioni bianconere, contribuiscono a raggiungere il quorum dei 6 atleti di formazione richiesto nelle gare di campionato. Parlare del valore di Teo è un esercizio praticamente pleonastico così come Cordinier è un elemento di cui ti accorgi la rilevanza soprattutto quando non c’è, dato che il suo fisico e la sua energia hanno spesso un impatto più in difesa che in attacco.

Chiuso il capitolo dell’infermeria, la V nera ha un altro problema non piccolo da risolvere. Dei lunghi a disposizione del coach Sergio Scariolo solo Toko Shengelia ha garantito una discreta continuità e a oggi solo il rendimento dell’ala georgiana può essere giudicato al di sopra della semplice sufficienza. Jordan Mickey e Ismael Bako erano partiti bene e poi si sono persi con Mam Jaiteh che sembra la brutta copia del centrone che nella passata stagione era diventato un punto di riferimento per tutta la squadra. Su questo aspetto c’è del lavoro da fare anche perché ci sono 6 posti per 9 giocatori stranieri e vista la frequenza con cui si disputeranno le partite dei playoff occorre che si possa pescare da tutti soprattutto in un settore dove alternative italiane non ce ne sono. L’impressione è che questo sia uno dei nodi che condizioneranno il futuro immediato dei bianconeri soprattutto se arriveranno in finale e se lì incontreranno Milano.

In questi 43 giorni la Segrafredo disputerà 9 partite, 7 di campionato e 2 di Eurolega, e siccome il destino europeo è già segnato e comunque finisca non si andrà ai playoff, sono gli incontri di serie A ad avere maggior valore. L’obiettivo è quello di mantenere l’attuale primato in classifica sapendo che il fattore campo nei playoff conta fino a un certo punto, ma che resta un fiore all’occhiello non piccolo soprattutto per chi durante l’anno ha dovuto fare i conti non con gli acciacchi di stagione, ma con infortuni di media o lunga durata.

Domani la Virtus sarà impegnata a Trieste e questa sarà anche l’occasione per misurare il carattere della squadra, reduce da due batoste consecutive in Eurolega, con i padroni di casa che devono vincere per abbandonare le zone basse della classifica. In questo finale di regular season, oltre ai giuliani, i bolognesi affronteranno Napoli, Scafati e Treviso, tutti avversari impelagati nella lotta per non retrocedere e che, quindi, metteranno in campo forti motivazioni.

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