DANIELE ZANDOLI
Cronaca

A 35 anni dal trionfo al Viareggio. Reunion della Primavera del ’90

La serata del Panathlon Club Cesena per ricordare il successo delle allora giovani promesse bianconere

La Primavera che nel ’90 vinse il Torneo di Viareggio di nuovo insieme con mister Ammoniaci nella serata del Panathlon

La Primavera che nel ’90 vinse il Torneo di Viareggio di nuovo insieme con mister Ammoniaci nella serata del Panathlon

"C’è stato un tempo in cui i calciatori erano ragazzi come noi, giusto un po’ più bravi a giocare a pallone". Parole e musica di Federico Buffa in omaggio al Grande Torino. Vanno bene anche per una squadra di bravi ragazzi vestiti di bianconero che 35 anni fa, agli ordini di un ex roccioso terzino di San Piero in Bagno, già eroe della Fiorita, Paolo Ammoniaci, vinse il Torneo di Viareggio, vetrina internazionale di elite del calcio giovanile. Cui era un onore essere invitati ad affrontare le migliori formazioni giovanili del mondo, costruite con tanti soldi e zeppe di gente che poi sfonderà nel calcio che conta. Bene, quel Cesena cui nessuno pronosticava anche solo il passaggio del primo turno, uno dopo l’altro fece fuori avversari di grande prestigio come Juve, Fiorentina, Young Boys e in finale il Napoli con gol di Ulisse Masolini, facendo arrabbiare parecchio Luciano Moggi che degli azzurri era direttore sportivo.

Quei ragazzi, adesso si sono ritrovati giovedì sera al ristorante Cerina attorno al loro mister a festeggiare un compleanno che li ha fatti emozionare, capitanati come allora da Andrea Del Bianco. Uno che a quei tempi era fuori quota al Viareggio e giocava in prima squadra in serie A agli ordini di Marcello Lippi. Tra gli altri, gente come Scugugia, scherzosamente accostato a Cabrini da Azeglio Vicini quando il ct fu chiamato al capezzale di un Cesena in pericolo. Poi Filippo Medri, Alessandro Teodorani, Pupita, il cocco di Edmeo che lo avrebbe fatto giocare anche in porta pur di vederlo in campo. Quel Cesena aveva una particolarità: dopo ogni match se ne tornava in pulmino a casa mentre le altre squadre se ne stavano in hotel a riposare. "Non era per risparmio – ammette Ammoniaci – non volevamo lasciare i ragazzi per due giorni a zonzo per Viareggio durante il Carnevale".

Erano tempi storici per il vivaio del Cesena che vinceva nella stagione 81/82 lo scudetto Primavera agli ordini di Arrigo Sacchi e basti ricordare che in porta c’era Seba Rossi e in attacco Agostini. Il Cesena si ripetè nella stagione 85/86, ancora sotto la guida di Ammoniaci con gente come Rizzitelli, Fontana, Minotti, Bianchi dal grande futuro in serie A fino alla Nazionale.

Insomma, la serata, condotta da Fabio Benaglia e Luca Serafini sotto lo sguardo attento del presidente del Panathlon Cesena Dionigio Dionigi, è filata liscia sulla scia di tanti ricordi di quei bianconeri, ora più che cinquantenni. "Non prendevamo mai gol ed avevamo un senso di appartenenza che ci rendeva invincibili". Durante la serata sono stati presentati due nuovi soci: Ester Castagnoli, commercialista ed Enrico Cangini, sindaco di Sarsina.

Daniele Zandoli