
Un’immagine della scorsa edizione della Nove Colli
Cesenatico veste i panni di capitale del cicloturismo. In un momento in cui c’è un calo generale delle granfondo, che evidentemente in Italia ma anche all’estero non attraggono più come accadeva sino a qualche anno fa, la Nove Colli mantiene il primato di corsa più partecipata. Nel quartier generale della Fausto Coppi, il glorioso gruppo ciclistico sta lavorando sodo per organizzare l’edizione 2025 che si disputerà domenica. Gli iscritti sono oltre 6mila, che all’alba del 18 maggio si raduneranno sul lungomare Carducci all’altezza della colonia Agip, per pedalare in direzione del centro sino alla via Cesenatico, dove il serpentone si snoderà sino a Cesena, per poi iniziare le salite dei colli.
Oltre ai partecipanti, ci sono molti accompagnatori e famiglie al seguito, appassionati e ciclo sportivi, per questo a Cesenatico sono attese circa 25mila persone, per la gioia di albergatori, ristoratori e negozianti. Un tempo era difficile trovare un posto letto, mentre oggi ci sono ancora camere disponibili.
Il volume portato dalla gran fondo è difficile da stimare esattamente. In media chi proviene da fuori regione lascia sul territorio più di 100 euro al giorno, ma le variabili sono molteplici. A tal riguardo sono interessanti i dati emersi da una tesi di laurea riferita alla Nove Colli, sviluppata negli anni in cui le granfondo tiravano parecchio. La fece Lorenzo Mazzotti della Facoltà di Economia del turismo della sede di Rimini dell’Università di Bologna, seguito dalla docente Laura Vici del corso di Macroeconomia. Si tenne conto del fatto che il 90 per cento degli iscritti era formato da turisti, il 5 da escursionisti e il 5 per cento da residenti. Secondo la ricerca, ogni turista spendeva in media 464 euro, un escursionista 255 ed un residente 130 euro. Quindi i turisti inciderebbero per oltre 4 milioni di euro, gli escursionisti per 100mila ed i residenti per 50mila euro. Tenuto conto dell’organizzazione dell’evento, delle famiglie al seguito e utilizzando uno specifico moltiplicatore, con le proporzioni di oggi risulterebbe che l’impatto della Nove Colli sia superiore a 10 milioni di euro. Secondo lo studio universitario si potrebbe utilizzare un moltiplicatore più basso rispetto a quello impiegato, perché il contributo sul territorio dell’evento può essere inferiore in proporzione all’impatto a livello nazionale del turismo sul Pil. Questo dato porterebbe ad un complessivo impatto economico di circa 6 milioni anziché 10, ma anche se fossero 5 milioni, il valore è oggettivo.
Il consorzio Cicloevento che organizza la Fiera internazionale del ciclismo in piazza Andrea Costa, ha il termometro della situazione, come testimoniano Barbara Pesaresi di Confesercenti e Mauro Moschini di Confartigianato: "E’ un grande momento di promozione turistica in bassa stagione per il territorio, la Nove Colli è un valore aggiunto per tutte le attività, certo parliamo di un fine settimana, ma è veramente una festa di sport e di turismo".