A dicembre previste duemila assunzioni: solo il 13% è laureato

Gli ingressi, tra entrate per assunzioni e attivazioni di forme di lavoro flessibile, previsti nelle province di Forlì-Cesena e Rimini per il trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 sono 16.350, secondo il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel mese di novembre sono 329.000, di cui il 7,6% (25.200) in Emilia-Romagna, incidenza in calo. Il 15,6% del dato regionale, pari a n. 3.940 ingressi previsti, attiene all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna, con quasi 1 punti percentuali in più rispetto al mese di novembre. Permane una forte incidenza dei contratti a tempo determinato, 78% per Rimini e 74% per Forlì-Cesena. Le imprese hanno programmato complessivamente 8.800 nuovi ingressi in provincia di Forlì-Cesena, di cui 1.990 nel solo mese di dicembre, con una variazione negativa sull’analogo periodo del 2021 di -650 entrate previste mentre è positiva rispetto al solo mese di dicembre 2021, di +130. I contratti per gli ingressi lavorativi stimati nel mese di novembre riguardano per l’84% lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze), in crescita di 1,5 p.p.; per il restante 16% sono lavoratori con forme contrattuali diverse (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze). Le entrate programmate nei primi 5 settori di attività, nel mese di dicembre e nel trimestre dicembre-febbraio 2023, ammontano rispettivamente a: 390 e 1.500 per per il commercio; 290 e 1.150 per servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici; 210 e 890 nei servizi alle persone; 190 e 860 per le costruzioni; 140 e 590 per i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone.. Per quanto riguarda le entrate nei 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i servizi di alloggioristorazioneturismo, il commercio, i servizi alle persone, le costruzioni e i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone. Le assunzioni previste di giovani con meno di 30 anni sono il 32% dei casi (stabili), mentre il 13% delle entrate previste è destinato a personale laureato (+1%). Il 17% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici (stabile come la media nazionale pari però al 20%). Alte nella provincia, nel mese di novembre per le imprese intervistate, le difficoltà a trovare i profili desiderati, dichiarate in 52 casi su 100 (-1%) e nell’Area produzione di beni ed erogazione del servizio pari al 57,4%.