
L’interno della chiesa dei Cappuccini di Cesenatico
È la chiusura della chiesa dei frati Cappuccini l’argomento caldo di questi giorni. Come già annunciato lo scorso anno, i frati di San Francesco lasceranno l’edificio di culto dopo 24 anni. Il futuro della chiesa presente dal 1610 nel centro di Cesenatico, è quello del trasferimento della Caritas attualmente ubicata in via Leone nella ex scuola materna di Villamarina, con spazi e servizi per le persone bisognose e i senzatetto. Questa soluzione non piace. Da destra a sinistra, dalla persona comune al grande imprenditore, l’idea della chiusura del luogo di culto proprio non va giù, anche perchè è considerato un punto di riferimento di tutta la città e non soltanto per i fedeli. Il sindaco Matteo Gozzoli ieri è intervenuto invitando i residenti a non fare le barricate: "Giovedì i frati dell’ordine dei Fratelli di San Francesco lasceranno definitivamente il convento per ritornare a Verona, dove ha sede l’ordine di appartenenza che li ha richiamati ad altre mansioni. Li ringrazio per tutto quello che hanno fatto e lasciato alla nostra comunità dal 2000 ad oggi". Alle polemiche il primo cittadino risponde in questi termini: "Quando un anno fa si è sparsa la notizia, è arrivata una raccolta firme per mantenere un punto di riferimento così importante per la nostra comunità, ed io ho chiesto ufficialmente alla Congregazione dei Fratelli di San Francesco di riconsiderare la scelta, evidenziando l’importante presenza dei frati nel centro storico di Cesenatico per unire le anime della città; una porta aperta per tutti, un aiuto, un punto di riferimento religioso, un luogo di spiritualità magnifico. La Congregazione mi ha risposto che la scelta era irreversibile visti il calo delle vocazioni ed i soli quattro frati rimasti nel convento. Allo stesso tempo, la Diocesi di Cesena-Sarsina ha intrapreso un percorso per non lasciare chiuso il convento. In primis, ha garantito la funzionalità della chiesa presente, pertanto le funzioni religiose si svolgeranno regolarmente; inoltre, ha previsto di utilizzare gli ampi spazi del convento per garantire ed ottimizzare una serie di servizi della Caritas di Cesenatico che vengono già svolti nei locali sul retro della chiesa di San Giacomo e nella ex scuola in via Leone. Questi servizi sono gestiti da volontari che io non finirò mai di ringraziare, come sindaco ma soprattutto come cittadino di Cesenatico. La Caritas accoglie chiunque abbia bisogno, straniero o italiano, singole persone e famiglie anche e soprattutto cesenaticensi. Lo fa servendo pasti, trovando posti letto, donando vestiti. Proviamo tutti quanti a costruire ponti tra di noi e non ad alzare muri, con il dialogo affronteremo anche questa nuova sfida".
Giacomo Mascellani