Albergo chiuso per Covid, risarcimento negato

di Paolo Morelli

Un albergo turistico (con apertura stagionale) di Valverde di Cesenatico che nella primavera 2020 aveva chiuso i battenti per alcuni mesi a causa del Covid-19 rispettando le disposizioni della Regione Emilia-Romagna, si è visto respingere la richiesta di risarcimento dalla compagnia assicurativa Itas con la quale aveva stipulato una polizza che prevedeva il risarcimento in caso di perdita di profitto fino alla somma massima di 50.000 euro.

E pochi giorni fa il giudice civile del tribunale di Forli Valentina Vecchietti ha confermato l’impostazione della compagnia assicuratrice negando il risarcimento all’albergatore e condannandolo anche al pagamento di oltre 4.000 euro di spese legali. Invece una decina di altri alberghi turistici della nostra riviera che avevano stipulato la stessa una polizza con la stessa clausola con le compagnia Italiana Assicurazioni e Sara Assicurazioni erano stati risarciti senza problemi nel giro di pochi mesi dal lockdown.

Il problema sta nel fatto che l’11 aprile 2020 il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini emise un’ordinanza che disponeva la chiusura degli alberghi turistici; potevano essere aperti solo quelli che operavano per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza: ospitalità di medici, infermieri e operatori sanitari, oppure di pazienti positivi al Coronavirus che dovevano essere isolati.

L’ordinanza della Regione superava il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri pubblicato il giorno prima che non prevedeva la chiusura degli alberghi, e fu applicata in tutta l’Emilia-Romagna. Alla richiesta dell’albergatore di Valverde di avere il rimborso delle numerose prenotazioni disdettate nei mesi di aprile e maggio, periodo nel quale la riviera romagnola è particolarmente amata e frequentata dai cicloturisti (nel 2020 era in programma anche la 50ª edizione della Nove Colli), la compagnia assicuratrice Itas di Trento, che vantava una convenzione con l’Associazione Albergatori, rispose picche.

L’albergatore si è rivolto a un avvocato e ha fatto causa, ma dopo due anni la giudice Valentina Vecchietti ha respinto la richiesta di risarcimento tenendo per buono il Dpcm del 10 aprile che imponeva la chiusura di molte attività produttive, ma non degli alberghi, e senza considerare l’ordinanza regionale del giorno dopo che invece imponeva la chiusura degli alberghi turistici, come quelli della riviera romagnola.

Si tratta di una sentenza molto rilevante poiché ci sono altre cinque cause analoghe intentate da albergatori nei confronti dell’Itas che si concluderanno a breve. Intanto l’albergatore di Valverde sconfitto in tribunale sta già preparando il ricorso alla Corte d’appello ritenendo di avere diritto ad risarcimento come i suoi colleghi che avevano scelto altre compagnie assicurative.