Area cultura, imprese in calo dell’1,4%

Il presidente Carlo Battistini: "Il settore ha pagato la crisi più di altri ma resta strategico per la riprese"

"Puntare sulla cultura per una ripresa". L’auspicio è del presidente della camera di commercio della Romagna Carlo Battistini che commenta i dati del rapporto ‘Io sono cultura 2022’ realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere.

"La cultura nel nostro paese ha pagato più di altri settori la crisi e, pur in ripresa, non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia – commenta Battistini – le industrie culturali e creative sono tra i settori strategici per facilitare la ripresa economica e sociale".

Nel 2021 in provincia di Forlì-Cesena le imprese del ‘core cultura’ (attività produttive riconducibili ai settori culturali e creativi) ammontano a 1.850unità: il 47,3% del totale riguardano il mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 39,6% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 13% attività di performing arts e arti visive (come spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico.

Rispetto al 2020 c’è stata in provincia una diminuzione dell’1,4% delle imprese del ‘core cultura’, inferiore a quella regionale (-1,5%) e nazionale (-1,7); diminuzione anche rispetto al 2019 (-2,5%).

"Cultura e bellezza rimangono tratti distintivi della società e dell’economia – continua Battistini - che hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy. Come camera di commercio, nei prossimi anni vogliamo impegnarci su questi importanti temi. Per questo, nella programmazione pluriennale in fase di definizione dedichiamo una linea strategica ad ‘Attrattività del territorio, turismo e cultura’, per valorizzare e migliorare benessere e qualità della vita delle nostre comunità, con l’obiettivo di ottenere un potenziamento dell’attrattività dei nostri territori".

a.s.