Battistini e Togni faccia a faccia

I due candidati a sindaco si sono confrontati su politiche sovracomunali, semplificazioni e fiscalità.

Battistini e Togni faccia  a faccia

Battistini e Togni faccia a faccia

La sala del Centro culturale Fellini è risultata troppo piccola a contenere i tanti cittadini che volevano seguire il confronto fra Battistini e Togni, i due candidati sindaco alle elezioni comunali dell’ 8 e 9 giugno, e così alcuni sono rimasti fuori a seguire il dibattito dalle finestre. Dopo l’introduzione di Davide Caprili, presidente di Cna Area Est Romagna, il confronto è stato preso in mano dal giornalista Davide Buratti, in veste di moderatore, fin dai primi interventi dei due candidati l’aspetto che è emerso, ed è stato molto apprezzato dal pubblico, è stato il clima di rispetto e reciproca stima fra Togni e Battistini. Si conoscono da tempo e più volte si sono trovati sui banchi del consiglio comunale, e nelle discussioni politiche sono sempre stati moderati senza mai alzare la voce. I temi trattati sono stati: Le politiche sovracomunali, le semplificazioni, la fiscalità nel suo complesso. Per Denis Togni: "E’ irragionevole come propone Cna chiedere la riduzione delle tasse al sindaco, sono le associazioni di categoria che devono chiederlo allo Stato; per le aliquote Imu ci impegneremo a mantenerle invariate sia per gli immobili di natura strumentale come anche nelle civili abitazioni e nei negozi, solo nel momento in cui il bilancio lo consentisse potremmo considerare una riduzione. Una idea è ridurre l’Imu ai capannoni artigiani sfitti". Per Battistini: "Se diminuiamo le tasse bisogna essere chiari e dire quali altre tasse aumento, oppure non aumento altre tasse a fronte di una che la riduco, ma allora bisogna ridurre le spese, io non sono d’accordo a Gambettola di ridurre dei servizi indispensabili per le nostre comunità. Sulla fiscalità va ricordato che qui a Gambettola grazie anche alle amministrazioni precedenti, abbiamo già una fiscalità di vantaggio sull’Imu: lo 0,86 per mille a fronte dell’11,6 della stragrande maggioranza dei comuni vicini. Quindi sotto questo aspetto le nostre aziende sono già state tutelate".

Vincenzo D’Altri