
Bcc, dal 1913 una storia che continua a rinnovarsi
A Sarsina, sabato 28 gennaio si parte con le celebrazioni dei 110 anni di vita della Banca di Credito cooperativo, presieduta da Mauro Fabbretti. Alle 17 nella Concattedrale il vescovo Douglas Regattieri presiederà una messa in suffragio dei soci defunti, a cui prenderanno parte i soci, gli amministratori, i dipendenti, le autorità e rappresentanti della cooperazione. "Un gesto doveroso – afferma il presidente della Bcc di Sarsina, Fabbretti – che vuole segnare l’inizio delle celebrazioni. A maggio contiamo di poter convocare l’assemblea annuale in presenza, la prima dopo tre anni di pandemia. Per noi è importante riconoscere e ricordare le radici per guardare al futuro con fiducia".
Questo istituto di credito sarsinate è uno dei pochi rimasto autonomo ed è in buona salute anzi, nel tempo come dimostrano i numeri, è cresciuto: una raccolta di 185 milioni di euro, il credito 94 milioni di euro, i soci sono giunti a quota 1043, il Cet1 (capital ratio) è al 33% con un patrimonio di oltre 23 milioni di euro. "Desidero per questo – sottolinea il presidente Fabbretti - ringraziare tutti per l’aiuto che mai hanno fatto mancare alla cooperativa: i soci, la direzione, i dipendenti e tutto il Consiglio d’amministrazione".
La cassa Rurale di Sarsina poi Bcc è stata fondata il 27 gennaio 1913 davanti al notaio Pietro Buda quando nel teatro Silvio Pellico si sono ritrovati i soci fondatori "...i canonici don Candido Marinelli, don Ugo Gori, don Durante Tosi, insieme a don Colombo Bondanini, ai possidenti Francesco Beltrami, Antonio Altieri, Giovanni Casanova, Mariano Brusaporci, Davide Freschi ed Egidio Galbucci, al ramaio Udone Marinelli, agli agricoltori Nazareno Vincenzi e Francesco Tozzi, all’ortolano Antonio Mazzotti, al barbiere Dario Satanassi, al falegname Fausto Tosi, al ceramista Livio Suzzi e al fabbro ferraio Carlo Campodoni". Una lunga storia che prosegue tuttora con rinnovato entusiasmo, sempre a vantaggio di tutto il territorio.
Edoardo Turci