
Il buco lasciato dalla cassaforte
Quindici minuti. Tanti sono bastati ad una banda di malviventi, presumibilmente tre, per introdursi in un appartamento, scardinare a colpi di mazza una nicchia contenete una cassaforte, prelevare il piccolo forziere blindato e scappare con il maltolto e tutto quello che conteneva. Il colpo è stato messo a segno sabato scorso quando già era buio, alle 18,30, nell’abitazione del medico di medicina generale di San Vittore Fausto Aguzzoni, oggi in pensione ma noto soprattutto per il suo impegno nell’Avis (è vice presidente vicario di Avis Nazionale, con delega al terzo settore e al servizio civile), oltreché come presidente della cooperativa che da vent’anni gestisce il cine-teatro "Victor" di San Vittore e socio della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena.
"Ladri maledetti, hanno lasciato uno scempio…" commenta il dottor Aguzzoni e racconta di come sia riuscito a cronometrare quasi al secondo la fulminea azione di intrusione, scasso e fuga pur in una casa a schiera ubicata in un borgo dove difficilmente ciò che accade passa inosservato. I malviventi sono saliti, tramite un pluviale, dalla parte posteriore della casa fino ad un terrazzo. Qui hanno scassinato la porta finestra e, con una rapidità che lascia pensare alla perfetta consapevolezza di come muoversi e puntare sulla cassaforte mascherata da un quadro, hanno cominciato a menare colpi all’impazzata per divellere la cassaforte dal muro mentre il sistema d’allarme risuonava imperioso. Appena il tempo di chiedersi cosa stesse succedendo e i vicini di casa hanno visto due uomini, in fuga con il malloppo, salire su un’auto collocata a breve distanza (dove verosimilmente li attendeva un complice) e dileguarsi.
Sono stati gli stessi vicini, peraltro, ad informare il dottor Aguzzoni, già allertato dal sistema di sicurezza risuonato sul cellulare, dell’intrusione. La casa al momento era vuota poiché Aguzzoni e la moglie erano al sud per qualche giorno. E appare probabile che i ladri anche di questo fossero perfettamente edotti. La cassaforte conteneva una cifra in contanti e alcuni ricordi di famiglia, piccoli oggetti in oro di valore soprattutto affettivo. Ma si aggiunge il danno alla porta finestra e al muro da cui è stata prelevata la cassaforte.
Quando sono tornati a casa Aguzzoni e la moglie non hanno potuto fare altro che prendere atto della nicchia vuota e dei calcinacci a terra. Purtroppo è l’ennesimo episodio di furto in appartamento, un fenomeno che si intensifica con la stagione in cui diminuiscono le ore di luce.
In una occasione recente il questore Claudio Mastromattei ha evidenziato che tali assalti, purtroppo, sono in aumento "e sono particolarmente odiosi poiché minano la tranquillità dei cittadini", e non sono frenati - come evidenzia il caso - dal possesso di una cassaforte e dell’allarme.