"Bollette, senza aiuti le piscine affondano"

Il titolare dell’impianto di Ronta fa i conti del caro energia: "Questo inverno rischio di pagare 100mila al mese, è insostenibile"

Migration

di Luca Ravaglia

Le temperature scendono e le preoccupazioni salgono. Perché le tante simulazioni effettuate in questi giorni promettono costi insostenibili delle utenze con l’arrivo dell’inverno, che già da ora impongono scelte. Forse drastiche. Il tema riguarda pure il settore sportivo, dove anche a livello cesenate è in corso una serie di valutazioni su come intervenire sul tema. Ogni disciplina ha le sue peculiarità, ma probabilmente il comparto più esposto a rischi è quello del nuoto: lo sa bene Thomas Montesi, che gestisce la piscina di Ronta e che ha molte ragioni per essere preoccupato: "La bolletta della luce di agosto – spiega – è stata di 12.300 euro, contro i 2.500 dello stesso mese del 2021. E dire che l’edificio è dotato di pannelli fotovoltaici in grado di contenere in maniera significativa i costi. E per di più in tempi non sospetti avevo bloccato il prezzo del gas per tre anni. Se pensiamo che parliamo di un mese estivo, trascorso dunque senza riscaldamento e senza la necessità di riscaldare l’acqua, pensare al futuro non può che essere preoccupante. In base alle stime che abbiamo realizzato, con l’arrivo del freddo i costi lieviteranno a 80 - 100.000 euro ogni 30 giorni. E allora cosa dovrò fare? Far pagare cento euro per ogni ingresso? E’ evidente che la situazione così come è ora è ingestibile".

Nei giorni scorsi dal Governo è arrivato uno stanziamento di 50 milioni di euro una tantum al settore, che però di certo non sarà risolutivo: "In Italia ci sono tantissime piscine: l’ordine di grandezza sarà di circa 2.500 euro a impianto. Briciole. Nelle ultime ore però se non altro sta prendendo quota la possibilità di concedere un credito di imposta del 50% sugli aumenti registrati: questo potrebbe essere un aiuto più importante, ma è ancora presto per fare stime effettive. Resto alla finestra, fiducioso che la questione venga affrontata e risolta una volta per tutte: il nostro settore non può essere lasciato a morire, tanto più che l’interesse degli sportivi si sta confermando decisamente alto". Lo dimostrano i numeri di Ronta, dove tutti i corsi riservati ai bambini sono pieni e la squadra agonistica, ora di nuovo rimpinguata dalle nuove leve che si sono messe alle spalle gli stop legati alla pandemia, è raddoppiata. "Tutti gli sport sono un toccasana per salute e stili di vita – riprende Montesi – e in particolare il nuoto è ricchissimo di aspetti positivi. Ci stiamo rimboccando le maniche, ma non possiamo restare soli".