Cap2030

Giobbe Covatta oggi alle 18 al cinema Eliseo: un incontro tra comicità, satira e divulgazione scientifica

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I ghiacciai che si sciolgono come cornetti Algida a Ferragosto, l’aumento del livello dei mari, la scomparsa della foresta amazzonica. In uno scenario che sembra irrimediabilmente avviato verso la scomparsa dell’intera popolazione terrestre, Giobbe Covatta propone con il suo stile dirompente alcune riflessioni serie e semiserie su come evitare di estinguerci. Il comico e attore sarà infatti protagonista di un incontro a tema ambientale insieme alla green influencer, eco gastronoma e docente Silvia Moroni oggi alle 18 al Cinema Eliseo per il festival Cap2030. Un confronto che coniuga comicità, ironia e satira alla divulgazione scientifica sui grandi temi del nostro secolo, come la sostenibilità del Pianeta e della sua popolazione. Covatta, in che modo si è avvicinato alle tematiche ambientali?

"Non c’è stata una genesi, ma un’evoluzione dell’argomento che è diventato per me sempre più coinvolgente. Ho il privilegio di poter parlare a un sacco di gente facendo questo mestiere e ho pensato che ciò potesse essere messo al servizio di queste tematiche".

Nei suoi spettacoli si pone spesso il quesito: se il pianeta ci serve per vivere perché lo stiamo mandando in malora? E’ riuscito a darsi una risposta?

"Fino a qualche mese fa pensavo che quello del pianeta fosse un argomento fondamentale intorno al quale discutere, invece tutto si è purtroppo spostato sulla guerra. Certi argomenti, ancorché interessanti e di primissimo piano, vengono superati dalla storia per cui adesso ci troviamo con le centrali a carbone".

La comicità può essere un approccio utile per sensibilizzare all’ambiente?

"Utilissimo, ma non ci si deve aspettare da me o da coloro che fanno il mio mestiere delle soluzioni. Noi lanciamo la pietra, poi ci deve essere qualcuno che la prende in fronte oppure la amministra in qualche modo".

C’è qualcuno che avrebbe le capacità e soprattutto il potere di cambiare le cose?

"Ci sono molte persone con le capacità, poche con il potere. O perlomeno coloro che hanno il potere pensano ad altro. Tutto quello che viviamo è il risultato della storia, di scelte che sono state fatte nell’arco di mesi, anni, secoli, non di casualità".

Ha qualche idea su come evitare di estinguerci?

"L’ibernazione".

Scherzi a parte?

"Tutto quello che facciamo banalmente, come andare in bicicletta o la raccolta differenziata, ha un valore. Ma c’è da cambiare il cuore per cambiare il pianeta. L’ambientalismo senza giustizia rimane giardinaggio".

Cristina Gennari