Castello di Corzano, il Comune ora vuole regolarizzare la proprietà

Fu acquistato cinquant’anni fa dalla famiglia Pesarini, ma il contratto non fu volturato ed è ancora intestato al vecchio proprietario

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BAGNO DI ROMAGNA

Dopo mezzo secolo il Comune di Bagno di Romagna imbocca la strada per regolarizzare definitivamente la proprietà delle rocche del Castello di Corzano, che svettano a circa 700 metri slm ad ovest dell’abitato di San Piero. La Giunta comunale ha infatti approvato un provvedimento riguardante l’avvio del procedimento di mediazione per l’accertamento dell’usucapione del terreno, per una superficie complessiva di 3.840 metri quadri, su cui sorgono anche le medievali rocche, in pietra, di Corzano.

Si vuole giungere alla regolarizzazione della proprietà dei beni, con particolare riferimento alle rocche sovrastanti. Il Castello inizialmente era appartenuto alla potente Famiglia dei Conti Guidi di Bagno. Nel 1527 i Lanzichenecchi, diretti al "sacco di Roma", l’assaltarono mettendolo a ferro e fuoco. Poi il castello viene abbandonato a se stesso e fu deciso di venderlo.

Successivamente nell’area antistante, viene costruito il Santuario della Madonna di Corzano e nel 1975 il Comune di Bagno di Romagna restaurò le rocche del castello. Nel 1972 il Comune aveva stipulato con il proprietario, Francesco Pesarini, il contratto di acquisto del terreno, ma non è stato volturato e trascritto presso la Conservatoria dei Registri immobiliari e risulta pertanto ancora intestato agli eredi in vita della Famiglia Pesarini, che risiedono altrove e non risulterebbero interessati al castello, non avendo mai provveduto ad una sua manutenzione".

Ora, allo scopo di giungere ad una definizione della proprietà dei beni è stato avviato il provvedimento di mediazione nei confronti degli eredi di Francesco Pesarini.

Gilberto Mosconi