Castellucci lancia Catalysi, l’energia dei principianti

Un festival-movimento che si articola su laboratori, discussioni e spettacoli "Vogliamo trasmettere l’impeto di chi sente il bisogno di fare qualcosa di nuovo"

di Raffaella Candoli

Settembre porterà nuove idee e nuova linfa tra gli artisti cesenati, favorendo tra essi, i principianti. L’input viene da Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa e didatta della Societas (già Raffaello Sanzio), che annuncia un nuovo movimento di generazione artistica in avvio: si tratta di Catalysi, "movimento a catena" che favorisce la discussione tra artisti, sia spontanea, sia preparata. Prende infatti le mosse dal loro lavoro scenico per costruire un programma di lezioni, discussioni, esposizioni, laboratori, proiezioni, concerti e spettacoli. Incentrato sulla sperimentazione scenica da parte di alcuni artisti principianti, Catalysi prende infatti avvio da due residenze artistiche (dal 19 al 29 settembre); queste irradiano uno studio coordinato alimentando un Seminario e Laboratorio di scrittura critica (dal 20 al 22 e dal 27 al 29 settembre) e, per la prima volta, un Festival teatrale ideato da un curatore principiante (dal 30 settembre al 2 ottobre). Il Seminario e Laboratorio di scrittura critica diretto da Claudia Castellucci è riservato a 15 persone, la partecipazione è gratuita. La domanda d’iscrizione va presentata a: atti@societas.es entro il 29 agosto. I progetti destinati alle residenze scolastiche sono stati scelti da un comitato diretto dalla stessa Castellucci, con Stefania Rovatti con lo spettacolo Lito Latere e Lou Riouallon con Le soleil dans tes cheveux (titolo provvisorio). "A partire da questi snodi artistici – asserisce Claudia Castellucci -, l’uno dedicato alla ricerca di un nuovo rapporto dell’umanità con la natura, l’altro volto a trattare l’esperienza della libertà in relazione all’acqua, si arriverà quindi alla sperimentazione concreta, alla discussione, provocata dall’insegnamento e dall’esercizio critico e infine al Festival, che raccoglierà ed esprimerà tutte queste tensioni ed espressioni, nella cura di Guillermo de Cabanyes. "’Con Catalysi - prosegue Claudia - vogliamo risvegliare il letargo patito in due anni di pandemia guardandoci intorno, qui, a Cesena. La nostra è una compagnia di teatro internazionale, ma vogliamo catalizzare alcune realtà della città che vivono il loro mestiere coltivando pensieri, idee e prodotti che rendono la vita più ricca di esperienze e sentimenti proprio a Cesena". La scelta della parola ‘festival’ è motivata dal fatto che ciò che Catalysi propone richiama molte persone in un posto dove molte cose diverse si raccolgono con un unico principio: rendere la vita più ricca di idee e di relazioni. Così convivono insieme culture di diversa intensità e impegno, ma tutte sensibili a una vita che si esprime fisicamente nell’incontro e nella ricchezza di proposte. "Vogliamo dimostrare – aggiunge Castellucci - che è possibile creare luoghi popolati, anche con gli alimenti dell’immaginazione e spirituali. Arte, musica, teatro, cinema, confortati dal ristoro, e non viceversa. Tutto il Festival Catalysi, poi è all’insegna dell’azione principiante. Principianti gli artisti e anche il Direttore del Festival. Vogliamo trasmettere l’impeto di chi sente il bisogno di cominciare qualcosa di nuovo. A noi, più esperti, soltanto il compito di favorire la catalisi tra molti elementi". Hanno aderito il Magazzino Parallelo, il Cinema Eliseo, il Conservatorio, la casa editrice Sete di Faenza, le librerie indipendenti Epoca Libri e i Libri di Elena, con il contributo del Comune.