Ccr, i soci aspettano le riunioni territoriali

Saranno convocate in vista dell’assemblea che è stata fissata per il 5 maggio in cui i 7.400 soci saranno rappresentati da un notaio

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Sono sempre più agitate le acque al Credito Cooperativo Romagnolo in vista dell’assemblea dei soci, convocata per il 5 maggio, in cui ci sarà da decidere la composizione del nuovo consiglio d’amministrazione (il numero dei consiglieri sarà ridotto da 11 a 9) e da votare il bilancio relativo all’esercizio 2021.

Sui social si susseguono le prese di posizione critiche nei confronti della decisione della banca di fare l’assemblea senza la presenza dei soci, sfruttando la possibilità offerta dalle norme anti-Covid19 di fare rappresentare i soci da un ‘rappresentante designato’ che in questo caso dovrebbe essere il notaio forlivese (con studio anche a Cesena) Marco Maltoni. A lui i soci potranno far pervenire domande da inoltrare ai vertici della banca (il presidente Valter Baraghini e il direttore generale Giancarlo Petrini) le cui risposte saranno rese note dopo una settimana.

Tra gli ultimi interventi è particolarmente incisivo quello di Davide Fabbri, ex consigliere comunale dei Verdi, col titolo ‘Lo scandalo annunciato’, nel quale ripercorre le recenti vicissitudini della banca a partire dalle dimissioni di quattro consiglieri, tra i quali il vice presidente, e dell’intero collegio sindacale, che i vertici della banca non hanno ritenuto opportuno comunicare ai soci attraverso il sito istituzionale. L’unica comunicazione ufficiale riguarda la nomina a vice presidente di Adamo Zoffoli e l’ingresso nel consiglio d’amministrazione dell’avvocato Marco Pistritto, imposto dalla capogruppo Iccrea Banca. Una nomina che ha fatto scalpore poiché l’avvocato Pistritto nel novembre scorso era stato nominato da Iccrea al vertice della Bcc di Carea (Verona) che due mesi dopo è stata incorporata nella Bcc di Verona e Vicenza.

Va rilevato che prima del 5 maggio si dovrebbero svolgere incontri zonali nei quali i soci potranno chiedere informazioni ai vertici della banca, ma fino a ora non è stato reso noto il calendario degli appuntamenti.

Da più parti, però, viene sottolineato il rischio concreto che non vengano rispettati i patti parasociali siglati al momento della fusione tra la Banca di Cesena e la Bcc di Gatteo, divulgati ai soci nell’assemblea dell’8 dicembre 2015. Allora i consiglieri d’amministrazione erano 13 ed era stabilito che sette avrebbero dovuto essere di area Cesena e sei di area Gatteo; la progressiva contrazione dei consigli d’amministrazione ha fatto scendere il numero dei membri a nove, ma la lista unica presentata dal consiglio d’amministrazione uscente non è stata ancora resa nota. Si sa, però, che l’esame delle posizioni dei singoli candidati da parte di Iccrea Banca ha fatto emergere problemi per pendenze giudiziarie di almeno un candidato.

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