Il primo settore per assunzioni nel 2021 risulta quello alberghiero, ma i gestori degli hotel non nascondono la difficoltà nel trovare il personale.
Alfonso Maini, gestore dell’hotel Lalla a Cesenatico e vice presidente di Federalberghi Cesenatico, quali sono le difficoltà maggiori che riscontrate nel trovare lavoratori?
"Purtroppo il lavoro in albergo non appare più stimolante come negli anni passati e da quando è scoppiata la pandemia la gente ha riscoperto lavori in cui si è meno impegnati e in tanti cercano occupazioni in cui si stia a casa la domenica. Ovviamente nel nostro settore non è possibile".
Quanti sono i dipendenti che assumerete per la stagione estiva?
"Stiamo cercando dai 10 ai 15 dipendenti: personale per la cucina, per la sala pranzo e addetti alle pulizie e altre mansioni. Ma non è facile trovarli. Per questo siamo partiti per tempo nella ricerca".
Quanto dura la stagione?
"Quest’anno inizierà a Pasqua a metà aprile, ma col Covid la stagione si è accorciata, perché prima della pandemia c’era molto turismo straniero, che iniziava presto, ora invece bisogna attendere la chiusura delle scuole a giugno per partire col grosso del lavoro".
È un problema per la ricerca di personale?
"È uno dei motivi per cui, ad esempio, molti lavoratori impegnati nelle strutture alberghiere hanno scelto di trasferirsi nelle zone di montagna dove sono occupati sia d’inverno che d’estate".
Quali sono gli stipendi medi delle figure richieste in un hotel?
"Un cameriere rispettando l’orario sindacale con un giorno di riposo e 40-45 ore settimanali prende 1600 -1700 euro al mese più vitto e alloggio. Negli ultimi anni lo stipendio è aumentato e ci sono figure che prendono oltre 2000 euro al mese, come lo chef di sala, mentre lo chef in cucina arriva a 3000 euro al mese".
E la preparazione è migliorata?
"Purtroppo no: il personale che si trova è sempre meno qualificato. Noi ci rivolgiamo a agenzie per trovare dipendenti, che in gran parte arrivano dall’Est Europa".
a. s.